Se c’è una cosa che odio è sentirmi dire da qualcuno cosa devo o non devo pensare, ma visto che adesso passo io dalla parte del propinatore di idee allora me ne sbatto di ciò che pensate voi e vi scrivo ciò che penso io.
Innanzitutto non posso più tacere sulla situazione delle banane. Queste povere criste, che hanno l’unica sfortuna di dover essere sempre belle per il quanto mai fantomatico ‘bollino blu‘, si vedono costrette a svendere il proprio corpo e tante volte, troppe, vengono anche fatte vittime di abusi. Purtroppo noi consumatori ce ne rendiamo conto solo troppo tardi, quando una volta sbucciate ne vediamo i lividi su tutto il corpo, segno di abusi e violenze di uomini troppo stolti per poterle considerare per quello che sono in realtà, banane normali che come tutte le altre desiderano solo un pizzico di celebrità, di fortuna in questo mondo malato, un mondo dove tante volte sono gli insaccati come noi a farla da padroni e gli opinionisti come me a fare i soldi per dire su un blog un paio di fregnacce.
Altra cosa su cui devo dissentire è la situazione dei panda, quei doppiogiochisti maledetti, usurpatori dei nostri beni terreni. Fingono solo tenerezza e facilità d’estinzione personale per impadronirsi del nostro mondo. Sono lì con quei piccoli bastoncini di bambù tenuti in mano in maniera stentorea solo per farci compassione, ma un’emozione è sempre una trappola e così dopo averci storditi di coccolose immagini della loro subdola razza state pur certi che saremo proprio noi ad estinguerci, insomma a fare la fine del topo, il quale come unica colpa ha quella di convivere ormai da tempo come tenero animale domestico nelle nostre fogne cittadine o come adorato abitatore dei campi di verdura destinati ai nostri figli.
Per quanto mi riguarda se trovate un panda sulla vostra strada uccidetelo, se trovate un topo sulla vostra strada abbracciatelo e baciatelo, se trovate una topa dateci sotto che come dicono a Napoli “è solo ‘na zoccola!”
Il mio ultimo pensiero è rivolto al discorso anziano/disabile nella nostra società ed economia. Ormai sono gli anziani a decidere per noi, se un anziano muore è colpa dei figli che l’hanno mandato in case di riposo illegali, se un anziano non va in vacanza dobbiamo fare i supermercati più freschi per non farli schiattare, se le loro dentiere non si attaccano bene alle gengive dobbiamo ciucciarci ore di pubblicità su colle e adesivi geriatrici.
Io dico che è ora di finirla, di dire basta all’anziano, che se non impara adesso non lo farà mai più!
Facciamo ripartire le case di riposo illegali che sono state chiuse, diamoci meno da fare per arrivare agli anni della saggezza e se vediamo un anziano correre e giocare felice, zompettando col suo bastone o treppiede regalo del sistema sanitario, spezziamogli il sostegno sulla testa e banchettiamo con la sua ricca pensione.
Altro aspetto della nostra economia sono i vantaggi dati ai commercianti dai portatori di handicap, sembra infatti che negli ultimi anni i ciechi stiano aiutando le case editrici finendo con il comprare più e più volte libri che hanno già in loro possesso. Un aumento di vendite che non si vedeva dai tempi dei film muti, sopravvissuti per molti anni proprio grazie ai danarosi ciechi bramosi di provare emozioni da grande schermo senza il fastidio del sonoro.
Ma si può fare anche di meglio, pensate a dove si potrà arrivare con luci stroboscopiche per ciechi, lampade alla moda per ciechi, interi magazzini di carta da parati per ricchi ciechi con ville extra lusso, e poi da qui potremo muoverci anche verso nuovi e più redditizi mercati come la musica per sordi, gli audio-libri per sordi, tutta una serie di lettori Mp3 personalizzati ricoperti di diamanti per ricchissimi sordi di questa nostra società classista.
Le possibilità sono infinite, quindi in questo caso se trovate un cieco o un sordo sulla vostra strada abbracciatelo perchè è grazie a lui se l’economia sopravvivrà, ma se quello si incazza o si spaventa e chiama un poliziotto allora scappate che è meglio, perchè va bene un salvataggio economico ma anche quello giudiziario non è male!
Sono buono, vi darò un ultimissimo consiglio: “Se potete invitare una sirena a tavola fatelo con piacere, sarete piacevolmente sorpresi dalla sua affabilità a tavola e dal suo gusto nel piatto.”
Ricordate sempre di correre nudi nei vostri sogni,
magari mano nella mano con la mia versione sognata anch’essa tutta nuda.
Cmq e Sempre Byo