Racconti per altri: Hidden

Comincia il testo chiamato Hidden, nel quale sono contenute quattro storie raccontate in quattro giorni da due ragazze e due ragazzi.
I giovani, annoiati a scuola, si riunivano di nascosto nella soffitta a raccontarsi storie che il ‘nascondersi’ avevano come argomento:

Giornata prima: Giovanni – Il Furfante
La mia è la vita del fuggiasco. Sempre in fuga. Vivo nascosto da tutti, la mia è un’esistenza di segreti e ombre.
Alle volte mi capita di incontrare anime buone che mi danno un po’ di conforto. Qualcosa da mangiare. Un sorriso. Ma poi devo ricominciare la mia fuga eterna, questa è la mia vita.
I tetti sono la mia strada. La notte è per gli altri il momento del riposo, ma per me è il momento delle scorribande. Dei furti più incredibili. Del cuore che batte in gola. Della libertà che mi fa sentire vivo.
Sono stato ingabbiato una volta. L’uomo che mi sorvegliava si divertiva con me. Mi umiliava con quelli che per lui erano passatempi. Ma un giorno sono evaso e da allora sono libero.
La verità è che un gatto si nasconde per vivere grandi avventure.

Giornata seconda: Misaki – La Ragazza Innamorata
La ragazza era molto timida.
Il ragazzo correva sempre nel parco.
Lei si nascondeva per vedere il suo amore.

Giornata terza: Sophie – Il Prestigiatore
Il re fece chiamare tutti i maghi del suo paese per allietarlo nel giorno del suo compleanno. Il migliore tra loro avrebbe avuto un lavoro assicurato a corte. Arrivarono in molti e tra loro c’era il prestigiatore.
I maghi fecero del loro meglio. Numeri incredibili. Ma nessuno di essi colpì veramente il re.
Venne il turno del prestigiatore: “La mia magia più grande consiste nel far scomparire il mio stesso cuore. Lo nasconderò in un luogo dove nessuno mai potrà arrivare, neppure io!
Detto questo fece apparire una scatola ricoperta di cuoio rosso alzando un normalissimo foulard da un tavolino. La aprì, poi con un gesto del mantello coprì il proprio corpo. Disse qualcosa sottovoce. Il mantello si riaprì e il prestigiatore teneva con la mano un cuore palpitante.
Lo depose nella scatola e quando la richiuse questa prese fuoco. Tutto ciò che rimase sul tavolo furono delle ceneri fumanti.
Il pubblico rimase in silenzio. Il prestigiatore chiamò una ragazza dal pubblico e le chiese gentilmente di ascoltare se nel suo petto ci fosse battito alcuno.
Silenzio” disse la ragazza. Il pubblico applaudì. Il re rimase colpito. Voleva parlare con quell’uomo.
Se quello che dici è vero“, chiese il re al prestigiatore, “che non puoi più avere indietro il tuo cuore, perché l’hai fatto?
Il prestigiatore rispose allora: “Alle volte bisogna nascondere il proprio cuore per avere successo nel proprio lavoro“.
Al re la risposta sapeva di servilismo. Assunse un mimo.

Giornata quarta: Michael – I Bambini
I due bambini erano amici di lunga data. Ogni pomeriggio si trovavano nel bosco e giocavano a nascondino. Ogni giorno. Ormai quel passatempo era diventato noioso.
Fu un giorno d’inverno che uno dei due propose di nascondersi nel Nulla. Non li trovarono più.

Quello che avevano detto a parole lo riportarono su carta e decisero di nascondere i fogli sotto un’asse del pavimento che sembrava potersi muovere.
Una volta spostata trovarono uno spazio con dentro una scatola. Dentro un foglio ed un oggetto incartato.
La lettera era di un ragazzo, molti anni prima aveva studiato in quella scuola e aveva voluto lasciare un segno del suo passaggio.
Non aprirono l’oggetto e rimisero al suo posto la scatola. Gli piaceva l’idea di tenere nascosto qualcosa ai lettori.

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