Bob, dio solo

Bob era un dio solo.
Certo, per un periodo aveva avuto accanto qualcuno. Attilio Semplicini, una divinità indiana con 8 braccia, 15 gambe e due belle tette al posto del consueto petto villoso. Ma avevano vedute diverse. Bob voleva toccare le tette di Attilio tutto il giorno. Attilio voleva evitare di essere violentato sul posto! Così avevano deciso di prendere strade diverse. Attilio ritornò a illuminare le menti dei registi indiani con balli e canti assurdi in film colorati e incomprensibili, mentre Bob si rese conto per la prima volta di essere davvero solo.
Tante volte prima di allora il vuoto che aveva dentro si era fatto sentire, ma la ricerca di qualche fedele l’aveva sempre salvato. Adesso il buco nero che aveva nel petto lo divorava. Fu così che Bob, il dio solo, pensò e ripensò su come smettere di soffrire. Interi universi iniziarono e finirono nel frattempo, e ancora non era giunto ad una soluzione. Ma ecco dal nulla emergere una risposta tanto semplice quanto perfetta: “Se si cerca di rispondere ad una domanda non si arriverà mai alla sua risposta, perché non si può sapere ciò che non si conosce. Ma se si parte dall’idea di conoscere la risposta allora si potrà davvero raggiungere ciò che si cerca!” Ispirato da se stesso Bob viaggiò all’inizio di tutti i tempi, quando ancora nulla esisteva, e cominciò a creare l’universo. Diede inizio al tempo e plasmò nuovi mondi. Cielo, terra e acqua. Vi pose degli animali e tra essi, con della creta e il suo soffio vitale, gli uomini. Aspettò milioni di anni guardando i grandi eventi della Storia che si susseguivano. Poi, deciso che il momento era giunto, calò la sua mano sulla Terra, prese con le possenti dita Bob Macchiavellazzi e lo portò a sé: “Io sono te come tu sei me. Ti ho creato per avere accanto qualcuno che mi capisca. Quindi adesso fammi compagnia” disse il dio Bob. “Ciccio, non per dire, ma se tu sei me vuol dire che io posso diventare un dio. Secondo quale logica del piffero dovrei star qui a menarmela con te invece di diventare onnipotente?!” rispose Bob.
Il dio Bob capì, rimise Bob Macchiavellazzi sulla Terra, fece esplodere quell’intero universo e se ne tornò a fare proseliti nei pub…

FINE

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