Favazzi’s Dinasty

Questa che sto per raccontare è, per quanto mi è dato sapere, tutta la storia della mia assurda famiglia nell’altrettanto assurda Storia del Mondo:

Tutto cominciò nell’Eden con il primo uomo e la prima donna, Adelmo ed Elvira Favazzi. Subito dopo averli creati il Signore non li vide una cosa poi tanto buona e giusta, e così li cacciò dal Paradiso.
Una volta sulla Terra Adelmo ebbe giusto il tempo di mettere incinta Elvira per un paio di volte che morì cercando di vestirsi con la pelliccia di una tigre non del tutto consenziente. Fu così che Elvira rimase sola a crescere i suoi due figli, Babino e Cadele. La povera donna, essendo appunto una donna e quindi non sopportando la privazione di shopping, calendari di modelli poco vestiti e amiche con cui andare in bagno in gruppo, decise di farla finita cercando di farsi una pelliccia nuova come suo marito prima di lei.
Babino e Cadele, una volta rimasti soli senza nessuno che gli facesse da mangiare, stavano morendo di fame. Avvene così che per sopravvivere Cadele decise di mangiarsi il fratello. Il Signore, che in quel momento passava di là per caso, lo vide e per punirlo gli diede una compagna, Duilia. I due novelli sposi si riprodussero in maniera indecente e riempirono il mondo con i loro discendenti, all’ennesimo figlio però non ce la fecero più e così decisero che era venuto anche per loro il momento di farsi una bella pelliccia nuova.
Nei diversi millenni a seguire i vari discendenti dei primi Favazzi non furono delle vere e proprie pietre miliari nella storia della loro famiglia, ma alcuni casi sono da annoverare almeno per il peso che ebbero nella Storia del Mondo.
Il primo di questi visse nell’Antica Grecia. Andromaco Favazzopulos, questo il suo nome, era lo zerbino personale di Alessandro Magno. Morì compiendo il suo dovere quando il giovane conquistatore indossò le sue scarpette chiodate da golf, gioco che il Magno aveva da poco inventato.
Spostandoci in avanti nel tempo troviamo Ho Chi Minh Favazzuki, vissuto nell’Antica Cina e primo ad aprire un locale dove si potesse fumare l’oppio. Morì soffocato dal suo stesso fumo, e per sua scelta fu ridotto in cenere. I suoi due figli, Mao e Bao, per il grande rispetto che portavano al padre decisero di mettere le sue ceneri in una pipa d’oppio, ma non resistettero alla tentazione e se la fumarono. Purtroppo a causa dell’eccessivo fumo prodotto morirono anch’essi, ma almeno lo fecero con un bel sorriso stampato sul volto.
Alcuni secoli dopo, nel pieno del Medioevo cristiano, troviamo Giuseppe Favazzi detto ‘la Seconda Venuta di Cristo‘, il quale credendosi la reincarnazione dell’Altissimo si fece crocifiggere a 33 anni.
Restando in Occidente dobbiamo arrivare fino al 1600 prima di vedere un Favazzi importante per la storia, e questi è Fiorenzo Favazzi detto ‘il Sorcio‘. Vissuto a Roma, dove praticava il mestiere di pescatore, il povero morì per un errore di comprensione durante un’epidemia di peste. Si diceva infatti che a portarla fossero stati i sorci venuti via mare, ma qualcuno fraintese e pensò che a portarla fosse stato proprio lui.
Ma ora veniamo ai giorni nostri e partiamo da mio nonno, Antonio Favazzi detto ‘lo Smutandato‘, primo modello di nudi per le scuole d’arte. Morì di freddo durante un’eroica seduta di posa all’aperto d’inverno. Sua moglie era Giulia Petrangeli, una mondina della pianura padana che terminò la sua vita in maniera tragica, ciucciata a morte dalle zanzare nella risaia dove lavorava.
I due sventurati ebbero un figlio, Andrea Favazzi, mio padre, di professione operatore ecologico. La sua fu una vita molto fiacca e anche nella morte seguitò ad esserlo. Scambiato per un sacco nero, mentre dormiva sul lavoro, fu gettato nella macchina trita-rifiuti e lì ci rimase. Sua moglie, mia madre, era la grande attrice porno ormai in pensione Alice Marabutti, chiamata nel suo settore ‘la Contessa del Piacere‘, un po’ per le sue doti molto apprezzate, un po’ perché era davvero figlia di conti, per l’esattezza Alfredo Marabutti e Giuliana Pastrai, che persi tutti i loro soldi in scialacquamenti vari decisero di porre fine alla loro ricca vita lasciandosi affogare in una vasca piena di champagne. Mia madre dopo il pensionamento finì col diventare, più per noia che per bisogno di denaro, una casalinga porno, ma quando i vicini scoprirono la sua attività domestica non sopportò la vergogna e si uccise impalandosi sul membro di un fin troppo ‘super‘ dotato.
Ed eccoci finalmente arrivati a me. Il mio nome è Luigi Favazzi, sono un raro collezionista di fazzoletti usati e un altrettanto raro suonatore di fischietti per orchestre filarmoniche, anche se il mio sogno segreto è quello di diventare un giorno disegnatore di orologi finti per vecchi campanili di paese. Purtroppo per i miei parenti e familiari a differenza loro io vivrò in eterno, essendo il protagonista di quest’opera letteraria.
Ma ora lasciate che vi parli della mia famiglia, composta oltre che da me anche da mia moglie e dai nostri due figli, iscritti fin dalla nascita all’ITIS, e infine dal nostro animaletto domestico, una piccola iguana impagliata di nome Gualtiero:
Mia moglie, Luana Tubarov, era un’insegnante di matematica alternativa con una grande passione, la ‘Tombolata Matematica‘, un gioco di sua invenzione al quale i suoi alunni erano costretti a partecipare. Questo spettacolare passatempo consisteva in una tombola normale dove però i numeri estratti venivano nascosti dietro complicati calcoli matematici. Purtroppo morì proprio a causa di questa sua passione, falcidiata dai suoi studenti che non la condividevano.
Mia figlia Laura, la maggiore per età, finito l’ITIS diventò un perito chimico di fama mondiale grazie alla scoperta di un procedimento attraverso il quale si potevano intrecciare tra loro diverse specie animali. Durante un esperimento incrociò un uomo e una capra creando così un fauno che chiamò Pannocchio. I due si frequentarono per qualche tempo e alla fine decisero di sposarsi. In seguito ebbero un figlio, un piccolo montone che chiamarono Flavio Favazzi detto ‘Testa da Trofeo‘. Il piccolo ebbe un lavoro assicurato come cavia da laboratorio nello studio della madre e visse una vita felice e spensierata, osservato da tutti in una gabbietta. Purtroppo per lui però morì da solo, dimenticato per errore in un ripostiglio. Invece per quanto riguarda mia figlia e il signor Pannocchio bisogna dire che fecero una morte assai particolare, infatti si spezzarono entrambi l’osso del collo durante una posizione troppo complicata del ‘Kamasutra per Animali‘.
Mio figlio minore Pietro detto ‘Pietrugo‘, chiamato così perché insisteva nel volere un soprannome ma io mi ero rotto le scatole di inventarne di nuovi, uscito dall’ITIS con il massimo dei voti decise di mettersi subito sul mercato del lavoro. Cominciò così come scaricatore di porto, ma solo durante il giorno, perché la notte diventava ‘Luxuria‘, ballerino di lap-dance in un locale di Drag queen. Decise di smettere quando incontrò l’amore della sua vita, Freddy Mercury Jr. detto “l’Etero“, il figlio segreto del famoso cantante Freddy Mercury. I due vissero una vita tranquilla ma morirono in maniera elettrizzante quando, facendo insieme un bagno nella vasca di casa loro, Freddy Jr. ebbe l’infelice idea di fare un assolo con la chitarra elettrica regalatagli dal padre. Fu così che morirono entrambi fulminati e finì la discendenza di Adelmo Favazzi.

E il Signore Dio cacciò Adelmo ed Elvira Favazzi dall’Eden, e la Terra non fu più la stessa. Per questo preghiamo il Signore…

FINE

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