Into the Wild

All’inizio si vede un ragazzo come tanti, figlio di ricchi sfondati, laureato con il massimo dei voti, lavoro assicurato come dirigente dell’azienda di famiglia. Insomma tutto normale. Ma poi ecco la svolta, il ragazzo vuole diventare un cavallerizzo di successo, butta alle ortiche tutta la sua vita passata e si da ai cavalli. Passano i mesi, lo capiamo dalla barba della madre del ragazzo cresciuta parecchio, poi finalmente il verdetto sul tempo passato ad allenarsi. Il ragazzo partecipa ad una gara importante. Fallirà miseramente e i genitori si incazzeranno ferocemente con lui. Il protagonista prende così la decisione e parte per immergersi completamente nella natura e diventare un professionista nell’allevamento dei cavalli. Se il ragionamento non vi sembra filare è normale, non ho ancora trovato una persona in grado di spiegarmelo.
Finale: Lo troveranno due anni dopo in un bosco americano, completamente ammattito, innamorato perso di un cavallo per giunta maschio. I genitori, preoccupati dalla scoperta di avere un figlio matto, si decideranno ad abbandonarlo in quel bosco. Tempo dopo scopriremo che il ragazzo è morto bevendo un sorso d’acqua. Titoli di coda con sfondo musicale orribile.

Valutazione: 2 ciccetti in su su 5
Giudizio: Una commedia agrodolce sulle grandi speranze di un ragazzo inutile. Inutile la sua vita, inutile la morte, inutile la lotta per il riconoscimento delle relazioni inter-specie portata avanti dal regista del film.

Into the Wild - Spoilerama

Legenda valutazioni: http://giantordo.altervista.org/spoilerama-rovinati-i-film/legenda-valutazioni/

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