Film drammatico esistenzialista, arricchito da problemi canori di sfondo.
Un uomo ed una ragazza, innamorati e folli, girano per il paese in abiti succinti cantando “Ci piace fare Pancina Pancetta“, rompendo così le scatole a tutti quelli che incontrano. Durante il loro pellegrinaggio da manicomio incontreranno un altro pazzo che si crede un giornalista, il quale comincerà ad intervistarli facendo partire una serie pressoché infinita di flashback su momenti salienti della vita dei due protagonisti: la volta in cui lui aveva i capelli lunghi, si è rasato e ha usato i capelli tagliati come extension per i peli delle ascelle; la volta in cui lei aveva 5 anni e già una relazione con il macellaio sotto casa, i suoi genitori vennero a sapere della tresca e decisero di fare un omicidio-suicidio di gruppo, purtroppo per loro partendo dalla parte del suicidio.
Finale: Giunti in un bosco la coppia di protagonisti decide di separarsi dal terzo matto. Gli puntano le mani a forma di pistola alla testa e gli gridano che lo uccideranno. Lui si spaventa, loro sparano facendo “BUM!” con la bocca, il matto muore per finta e i due scappano sul serio. Verranno catturati da dei finti poliziotti, condannati da un finto giudice in un finto processo e uccisi per finta da un finto boia. Inquadratura sulle tragiche espressioni dei finti morti. Buio. Titoli di coda con sottofondo musicale fatto da una air band.
Valutazione: 5 ciccetti in su su 5
Giudizio: Un ottimo uso dei flashback attraverso filtri colorati, esagerazioni visive e nonsense ottenuti con un uso mirato della realtà. Veramente profonda la questione sociale rappresentata dai due protagonisti che guidano una decappottabile in pieno deserto cantando “Ci piace fare Pancina Pancetta! Ci piace un casino, dicci che piace pure a te o ti spariamo!”
Semplicemente un film psicologico patologicamente e romanticamente drammatico con risvolti intellettuali da camicia di forza.
Legenda valutazioni: http://giantordo.altervista.org/spoilerama-rovinati-i-film/legenda-valutazioni/