Pareggiando un percorso di vita…

Ieri un bel ragazzo che lavora nel mio supermercato, e che francamente io conosco appena, mi si è avvicinato e mi ha chiesto se volevo sposarlo…
D’accordo che non sono nuovo a stranezze nella vita, ma a tutto c’è un limite! Voglio dire, non che io non abbia mai fatto un pensierino su questo argomento, magari una o due volte ho anche provato i vestiti di una mia amica e il trucco di mia madre… un giorno, mentre ero su un autobus, sono stato palpato da un signore e da allora ogni tanto ritorno su quel mezzo facendomi il tragitto da capolinea a capolinea nella vana speranza di rincontrarlo… ma dannazione! Sposare un magazziniere, per quanto bello, no! Ho degli standard anch’io!!
Tutti quanti fin da piccoli ci immaginiamo la nostra vita da adulti. Storie romantiche vissute tra i banconi dei surgelati, o forti braccia che ti sollevano per prendere i rotoli della carta igienica, magari una proposta di matrimonio come si deve, con volo di colombe e tappeti di rose rosse nel reparto carico-scarico delle confezioni da 6 di bottiglie d’acqua… ma nessuno si è mai immaginato un anello di cipolla infilato al dito nel reparto dei salumi preconfezionati, con tanto di vecchietti arrapati ad illuminare la scena con i loro occhi lascivi!!
Per compensare questo mio spaccato di vita fin troppo ambiguo, vi propongo un passo del mio diario segreto, che in confidenza scrivo la sera mentre mi spazzolo i lunghi capelli setosi prima di andare a letto:

15 Luglio 2008
L’altra sera ero in viaggio sulle strade in 3D di Google Maps, quando ad un certo punto mi vedo una ragazza della madonna, che scosciata al massimo, mi attira come moderna sirena dell’asfalto rovente. E io cosa volete che faccia? Mi fermo e la rimorchio. In tutti i sensi!
Una volta agganciate quelle chiappe formato roulotte sul pezzo del traino, lei sale sul mio mezzo. Due parole messe al punto giusto e quella cede, mi lascia le mutande sul cruscotto e mi chiede se ho voglio di farle il bucato che lei ha la lavatrice stanca. Non ci penso manco un momento e già c’ho le mani nel suo posto più prezioso, e giù che ci do con l’ammorbidente!
Lei è cotta, con una forchetta l’ho testata quindi lo so che è così. Prendo una panino al primo autogrill, evito di perdermi tra gli scaffali labirintici perché ho troppo voglia di farla mia in maniera strana e arrivato che sono alla macchina, con la saliva alla bocca e sudorazione sotto le ascelle a zero, strappo via la portiera per non trovarci più nessuno al posto passeggero. Minchia che tristezza! Avevo appena preso una scatola di viagra…
Per fortuna vicino al casello di Google Maps ci stava l’entrata a YouPorn, mi sono sentito salvato come Ulisse dalla Circe, insomma ho vissuto per un po’ tra porci stando insieme alla più porca del gruppo. Minchia che figata la vacanza su internet!

Mamma, papà,
sarò presto sposa!
Cmq e Sempre Byo

Ah, la vita!

Oggi piove, e come tutti i giorni di pioggia io mi ritrovo triste, chiuso in casa e incerto sulla vita.
Però una cosa positiva c’è. Quando sono triste scrivo per farmi ridere. Sì, io scrivo fesserie per me stesso. Adesso anche voi siete a conoscenza del mio terribile segreto e per questo motivo vi maledico con la mia assurdità!

Amore assurdo
Non so se a voi è mai capitato di andare a letto con la curiosità riguardo a come un dato libro o telefilm possano finire. A me francamente capita spesso, ed ogni santa volta mi ritrovo la mattina dopo a doverle spiegare che tra noi non c’è niente di serio, che è stata un’avventuretta e che devo uscire presto per andare al lavoro.
Drammi a parte il sesso non è male…

Tecnologia esibizionista
L’altro giorno sono andato dall’oculista per una visita di controllo, ammetto quindi che non ci vedevo bene e potrei essermi sbagliato, eppure sono sicuro di aver visto due tizi violentare una povera macchinetta per la stampa dei biglietti in metropolitana.
Per carità, quella non scherzava con linee ammiccanti lucidate di fresco e una sana vanità civettuola, ma dio santo! Solo perché era una bella macchinetta costringerla a fare certe cose in pubblico mi sembra esagerato!
Certo è che ultimamente sono sempre di più questi casi di violenza su apparati tecnologici, e se la colpa c’è è da additare a questa moda sporcacciona sempre più dilagante. Ormai sono tantissimi i casi di nudismo tecnologico, macchine sempre più esibizioniste e volgari che sembrano chiedere di essere toccate da chiunque in qualunque momento. E poi ci meravigliamo degli attacchi sessuali in aumento.
Però, a voler essere del tutto sincero, una volta ho provato anch’io, per curiosità s’intende, e devo dire che è stata una bella esperienza. Quindi più sana violenza nei confronti della tecnologia al servizio del cittadino!

Ammiccando agli ammiccamenti
Ieri sono andato dal parrucchiere. Un taglio di capelli mi ci voleva proprio, ancora due centimetri e la frangetta mi arrivava fino al sedere. Sì, avete capito bene, io la frangetta la porto dietro. All’inizio ho provato a portare il sedere davanti per fare tendenza, ma così è meglio per tutti.
Ad ogni modo ero dal parrucchiere quando questo comincia a farmi dei segni strani. Un occhio che ammicca, una mano sulla spalla, una carezza tra i capelli ed infine uno strano discorso sulla lunghezza delle basette. Ne ero certo, era innamorato di me e la cosa peggiore è che anch’io provavo qualcosa per lui.
Alla fine del taglio mi sono deciso a parlargli dei miei sentimenti, e lì è cominciata la tragedia. Gli ho visto fare le stesse cose a tutti i suoi clienti. Mi sono sentito così usato che non andrò mai più da un parrucchiere in vita mia.
Ho sentito di pecore affittate per rasare i prati, e credo proprio che d’ora in avanti mi farò tagliare i capelli da loro. Oltretutto un amico mi ha detto che se ci provi quelle ci stanno facile. Speriamo!

Potrei andare avanti così tutto il giorno, ma visto l’ultimo pezzo non so se voglio sapere cosa potrei scrivere ancora…

Un saluto caloroso a ciascuno di voi,
e un bacio a tutti gli altri!
Cmq e Sempre Byo

Realtà diverse…

Alle volte mi piacerebbe essere la marmellata tra due fette di pane, ma a parte questo la mia vita mi sembra normale.
Visto che secondo qualcuno su un blog bisogna scrivere quello che succede realmente, ecco a voi la mia giornata tipo:
Sveglia assente, lunga sosta sul mobile più apprezzato di tutta la casa, e tirato lo sciacquone, via verso nuove e mirabolanti avventure in università. Alla fine torno a casa, e collassando sul divano davanti al televisore, mi ingozzo di schifezze fino alla nausea.
Ora ditemi se scrivere di certe inutilità può essere utile su di un blog! Ovvio che no, e quindi ecco la mia giornata tipo riveduta e corretta:
L’altro giorno mi sono svegliato a mezzogiorno, un po’ troppo tardi persino per me. Ho deciso di rimettere l’orologio indietro di un paio d’ore e così erano solo le dieci, troppo presto per pranzare, sono uscito a fare quattro passi.
Dovete sapere che dietro a casa mia c’è uno spazio usato dai circhi, allora mi sono detto “Ci vado a fare un salto!“, quindi prendo l’autobus e dopo qualche ora di traffico, che lo stereotipo a Milano è sempre quello, arrivo al circo della vecchia Moira degli elefanti. Appena arrivato salta su un nano pagliaccio che mi vuole far pagare il biglietto d’ingresso, alla mia protesta mi ripete che se voglio vedere gli animali devo pagare per forza, sia che stiano facendo lo show della sera sia che non stiano facendo niente se non mangiare e defecare a ciclo continuo. Pago ed entro e come prima cosa vedo la delicata silhouette della donna cannone, me ne innamoro a prima vista e per l’emozione le corro incontro. All’ultimo momento, per la troppa emozione, la dribblo, passo avanti e prendo la fuga. Tornando a casa trovo un negozio di tatuaggi, mi fermo lì, aspetto il mio turno e mi faccio tatuare la mia amata a grandezza naturale, 120 kg di bel donnino tatuato sul mio intero corpo.
Finalmente arrivo a casa, collasso sul divano, lascio l’impronta del tatuaggio ancora fresco sul tessuto, mi decido a mettermi un cartellino addosso con scritto ‘Vernice fresca‘ e infine salto definitivamente anche la cena come il pranzo. Arrivata la notte mi metto a letto lasciandomi andare ad un meritato sonno ristoratore.
Ecco, questa sì che è una mia giornata tipo nella mia realtà personale!

Sognatemi tutto nudo e tatuato,
Cmq e Sempre Byo

Frasi fatte…

Lo ammetto, sono ancora in fase di rodaggio con l’uso di questo blog, quindi per oggi mi limiterò a sparare frasi fatte:

– L’amore è come una donna che va in un negozio di vestiti senza comprare niente, nessuno ci crede!
– Il migliore amico ce l’ho, è sua moglie che mi manca!
– Il vecchietto ce l’ho, è la mazza da dargli in testa che mi manca!
A proposito di vecchietti mando un saluto alla mia nemesi, una vecchina tanto simpatica che mi perseguita in quel dell’università. Intenditrice!
E rimanendo sul tema vi renderò certamente più intelligenti con quella che definisco la mia teoria più brillante: “Avvicinandosi alla velocità della luce si finisce col divenire la propria nonna!

Per concludere eccovi una mia ennesima poesia:

Bella
Tesoro, luce del mio ego, ascoltami ti prego quando dico che sei bella come il culo di una padella!

Bla bla bla,
Cmq e Sempre Byo

Cominciando a scrivere…

Benvenuti a tutti o voi naufraghi della rete!
Se vi interessa non so cosa cacchio scrivere… E’ da un po’ che continuo a pensare che cacchio io abbia nella mente che meriti di essere condivisa con il mondo del web, e l’unica risposta è stata: “Niente!
E allora ecco che io vi parlo del niente, ma lo faccio bene. Ci metto tante parole di contorno, magari esperienze di vita vissuta per finta o storie di assurdità quotidiana, insomma cose che in pochi possono darvi:

Scoperto allevamento di ciccioni nella casa del noto ex pugile Mike Tyson. A causa di un’incomprensione, il famoso vip sportivo invece che tenere dei semplici piccioni nel suo appartamento, ha finito con l’allevare persone sovrappeso in una voliera posta sul tetto del palazzo dove abita.
A ben pensarci però l’idea non è affatto male, chi di noi non apprezzerebbe passare un po’ di tempo in compagnia di un bel ciccione in una gabbietta? Forse il casino sarebbe nel tentare di farlo volare, ma per il resto è un bell’impegno rilassante adatto per tutta la famiglia.

A proposito di animali domestici dovete sapere che esiste una piccola simpatica canaglia che si sta facendo rapidamente strada nelle case di noi tutti, è il nano Batuffolo! Un nano piccolo, peloso e nero che quando torni a casa la sera stanco dopo il lavoro lo trovi ubriaco che ti dice: “Coccolami o ti ammazzo il gatto!” e solitamente tiene davvero il vostro micio per la collottola con una pistola puntata alla testa.
Non avete un gatto? Con un piccolo sovrapprezzo il nano Batuffolo vi arriva comodamente a casa fornito di gatto/ostaggio!

Da tempo pensavo ad un modo per farla in barba a tutte coloro che dicono: “Smetti di guardarmi, sei brutto!“, “Non dirmi che mi ami, mi fa schifo!“, “Ma cosa vuole? Sono una donna perbene io!“, “Guardi, forse c’è un errore. Ok che porto la gonna, ma sono uno scozzese!
Quindi da oggi è partita la sottoscrizione al Club Onanisti Italiani. Se volete partecipare questo è l’unico posto dove la troverete. E ci sarà un motivo!

Non so se lo sapete ma Umberto Eco una volta ha affermato che il ‘puffese’ è un linguaggio molto particolare, degno di studi sociologici e letterari approfonditi. E la sapete la novità? Io sono d’accordo. Quindi d’ora in avanti pufferò in puffese tutto il puffo e vadano a puffarsi tutti i puffi che non la puffano come me!
Come frase faceva davvero schifo… dunque direi di parlare dei puffi in modo un po’ più serio.
Non so se ve lo siete mai chiesti, ma che cacchio erano i puffi?! Bestioline strane frutto di orge sfrenate fra altrettanto strani animaletti del sottobosco?
Personalmente ho sempre creduto fossero piccoli sorcetti blu con il gusto del look, data la calzamaglia con cappellino in coordinato bianco, e sprovvisti di organi sessuali. Ma su quest’ultimo punto possiamo parlarne, infatti proprio io ho finalmente scoperto come si riproducono i puffi!
Ebbene sì, niente più sciocchezze come api che si divertono con i fiori e cavoli che ci danno dentro come matti con cicogne guardone presenti sul luogo del misfatto. La verità è che il loro organo sessuale c’è e dato il loro esibizionismo spiccato ce lo mostrano pure! Cosa che peraltro ha finito con il portarci sulla falsa strada…
La soluzione è evidente oramai anche a voi, il loro organetto è in realtà la loro codina! Altrimenti a che cacchio servirebbe?! E poi non so se ve lo ricordate, ma in una puntata passavano il tempo mordicchiandosela a vicenda e la qual cosa li faceva ammalare! Quale miglior esempio delle malattie sessualmente trasmissibili?
Ma rimane il fatto che puffavano tutto il puffo in modo puffo. E che puffata!

L’amore è come un trapianto di cuore fatto a chi era in attesa di un trapianto di rene.
Direte voi: “Che cacchio ci significa?!” e io pronto vi rispondo: “Niente, mi andava solo di dire una minchiata!

Vi renderò partecipi di un mio personale pensiero scientifico: “In realtà non è la Terra a girare, ma sono i terrestri che cercando posteggio le danno la spinta!

A questo punto mi sono finite le parole, quindi concludo con una poesia, una delle mie s’intende!

La vita
Sputazzare in un lavandino
Bere in un cesso
La vita

Non so come ma mi è uscita mentre mi lavavo i denti e pensavo ad un cane…
La prossima volta vedrò di parlare magari anche di esperienze un po’ più personali, ma per adesso accontentatevi di queste perle rare che vi ho infilato negli occhi attraverso il magico mondo del WWW.

Fate come se non vi avessi detto nulla,
Cmq e Sempre Byo