Cos’è il Natale? Sul serio, non lo so…

Da piccolo ero un bambino.
So che scoprire cose simili in questo modo così brutale può sconvolgere, ma il fatto resta. Ero giovane, la faccetta tonda, e soprattutto niente barba! Qualche sigaretta di tanto in tanto, ma non avevo ancora comprato il mio primo leggendario pacchetto.
Da piccolo, dicevo, non sapevo cos’era il Natale. Sapevo solo che la gente in quel periodo dava di matto.
Parenti che facevano scherzi alle ignare fidanzate di cugini, zii che impacchettavano parti del corpo varie per fare scherzi alla suocera di turno, il solito simpaticone che metteva un petardo nel tacchino e lo faceva esplodere sulle facce di tutti noi seduti intorno alla tavola! Come dicevo gente matta…
Una volta pensai anch’io di essere spiritoso e inviai una piccola scatola vuota a casa di mia nonna paterna. Tutta bella impacchettata, con tanto di grosso fiocco rosso. Mi era
costato parecchie paghette realizzare questa pensata, ma ero sicuro di aver finalmente capito lo spirito del Natale. Divertirsi tra parenti che poi non incontrerai mai più durante il resto dell’anno!
Dopo pochi giorni, il 23 Dicembre, il pacchetto arrivò a destinazione. Mia nonna lo aprì. Ci rimase talmente male che da allora la mia famiglia non festeggia più il Natale…
Quindi la verità è che non ho mai capito cosa sia questa cavolo di festa!
Da allora, ogni volta che arriva questo periodo, snobbo tutto e tutti, famigliari compresi. Mi nascondo in casa mia e comincio a festeggiare come voglio. Augurandomi Gùmaligambi Pasquò a ogni piè sospinto, apro scatole vuote ben impacchettate, faccio esplodere tacchini con tanto di sughetto, e arrivata la mezzanotte vado in strada, affitto un po’ di gente incontrata per caso, e faccio battute su nuove fidanzate o parenti immaginari vicini e lontani. Davvero un bel Natale il mio Gùmaligambi Pasquò!
Magari quest’anno prenoto dei barboni con anticipo, l’anno passato mi mancavano due zii ed un nonno…

Auguri di un felice Gùmaligambi Pasquò a tutti i bizzarri di buona volontà!
Cmq e Sempre Byo

Leggende familiari…

Nella famiglia Macchiavellazzi esistono leggende di famiglia che dire incredibili è poco. Gente imparentata con animali, esseri mitologici con il mio stesso cognome, pazzi furiosi che hanno vissuto una vita per finta solo per fare uno scherzo a qualcun altro! Naturalmente sono tutte leggende quindi i nomi che seguiranno non compaiono in quello che è da considerarsi il vero e unico Albero Genealogico della famiglia Macchiavellazzi, ma alle volte fa bene curiosare tra gli scheletri di famiglia, anche solo per capire fino a che punto si può essere portati alla pazzia…

Un giorno, mentre mio padre studiava Storia Medioevale all’università, leggendo un libro sulle guerre mussulmane trovò un nome che colpì la sua attenzione: “Pascallo ibn Erminio al Abid Machiavellazzi-Makhlouf“. Ancora oggi, a distanza di quasi quarant’anni, ogni tanto mio padre chiama una qualche sperduta ambasciata mediorientale nel tentativo di sapere qualcosa su quel nostro possibile lontano parente.

Mio cognato Reginaldo è nobile. Fin qui niente di strano, persino io a ben guardare ho un imperatore nel mio albero genealogico, ma il problema è che lui ci tiene proprio a questa cosa e continua a cercare nuovi parenti, sia suoi che di sua moglie, vale a dire mia sorella Eleontorta, che abbiano un po’ di sangue blu nelle vene. L’ultimo che ha trovato apparterrebbe proprio alla nostra famiglia. Tale Filσmεnσρυlσs Mαςςhiανεllαζζi, tiranno di Tracia in anni non ben precisati durante il V secolo a.C.

L’altra sera mio fratello Rorenzo, che è un televisore-dipendente, stava guardando un documentario sull’Antica Grecia e le sue mitologie. Mentre parlavano di fauni e ninfe hanno mostrato un quadro medioevale di un famoso pittore che raffigurava per l’appunto una scena mitologica di concezione classica. Mio fratello ha detto che uno dei fauni aveva una faccia che assomigliava tantissimo a quella di nostro nonno Giantordo, di cui io porto il nome. Incuriositi da questa affermazione siamo andati in quel museo a chiedere informazioni e poi anche in biblioteca. Insomma, alla fine è venuto fuori che tra i modelli usati per quel dipinto potrebbe esserci stato un nostro parente. In una nota appare il nome Samirlo Miacchiavellazzi detto il “Mutandato”, vissuto nel 1300 circa.

Tempo fa ho fatto visita ad una sorella di mio nonno, suor Gerlanda, una vecchietta simpatica che ha passato buona parte della sua vita in convento. Tra un discorso e l’altro siamo finiti a parlare di parenti lontani, è venuto così fuori che il fratello del mio bis-nonno potrebbe essersi sposato per colpa di una frase di troppo. Scherzando con gli amici aveva detto di salutare una ragazza del paese, tale Garbatea, e dirle che l’amava, ma uno degli amici non aveva capito la battuta ed era veramente andato dalla ragazza per riferirle il commento. Il prozio era un tipo a cui piaceva scherzare parecchio e pare che questo fatto l’abbia così divertito che ha cominciato a sostenere la storia inventata del suo amore per Garbatea. Alla fine si sono sposati e hanno fatto anche un figlio insieme. Sul letto di morte dicono che rideva come un matto, e quando la moglie gli domandò il perché, lui rispose che tutta la vita trascorsa insieme era stata solo uno scherzo. Morì con il sorriso sulle labbra e le mani della moglie attorno al collo.

Nel 1621 venne giustiziata Pancrazia Macchiavellazzi, una mia lontanissima parente. Secondo una leggenda di famiglia il motivo della morte fu il suo legame sentimentale con un cavallo. Sempre secondo quella leggenda, lei stessa era figlia di un Macchiavellazzi ed una pecora.

Tra i miei lontani parenti è esistito un imperatore, Arimateo Macchiavellazzi. La mia famiglia possedeva delle carte originali dell’epoca, che abbiamo poi donato ad un museo di storia medioevale, su cui compare un riferimento a delle sue fantomatiche origini mitologiche. Come se già discendere da un dio non sia abbastanza. Sulle carte è riportato che Milzia, la dea etrusca che secondo il mito faceva venire mal di testa alle donne proprio prima dell’atto amoroso, fosse un giorno apparsa a Bivoncella. Mentre intorno a lei si riuniva una folla di gente sorpresa e festante, pronunciò una profezia: “Dal mio ventre avrà origine la gloria di Bivoncella!” e scelto un uomo a caso avrebbe dato i natali ad un bambino, lo stesso Arimateo, il quale era quindi destinato fin dalla più tenera età a divenire imperatore di Bivoncella. Morì molto giovane, ucciso dalla popolazione locale scocciata dalla sua spocchia.

E questo è quanto, almeno per quello che ne so al momento, sulle leggende dei miei parenti presunti o reali.

Inventarsi vite false sta diventando la mia vita vera…
Cmq e Sempre Byo

Le feste in famiglia possono uccidere…

Esattamente un anno fa ho letto un brano di un giornale, lo riporto solo adesso per motivi di pigrizia da record:
Scompiglio natalizio a Barigutta di Sopra.
Una modesta e allegra famiglia come tante, con sedici nonni, quattordici zii provenienti da ogni parte del Paese, un nipote acquisito ma non si sa da chi, una madre cuoca, un padre nevrotico ed una cinquantina abbondante di regali ben impacchettati, si stava accingendo a mangiare il tipico panettone natalizio quando un parente non meglio identificato saltò su dicendo: “Ma quando apriamo i regali?”. In un attimo avvenne il patatrac, vecchi che correvano in preda alla disperazione, bambini saltati fuori dal nulla che cercavano di rubare i regali lasciati incustoditi, un paio di genitori collassati al suolo. Fu allora che lo stesso parente di prima, nuovamente non identificato, saltò su dicendo: “E se partissimo tutti per un viaggio intorno al mondo? Il primo che arriva sarà il primo a poter aprire i regali!” Dopo un ok generale avvertito dai sismografi di tutta Barigutta di Sotto, nota soprattutto per il suo centro antisismico riconosciuto a livello internazionale, il parentado partì nella sua impresa.
Immaginatevi cosa accadde, avventure riguardo strani popoli dai colori più disparati, dalle lingue più incomprensibili e dal tipico vizio internazionale di incastrare la gente che fa da protagonista nei tipici racconti di Natale, in storie melense con finali buonisti e ricchi di sentimentalismi.
Finalmente ritornati a casa i vari parenti scoprirono amaramente di essere tornati indietro nel tempo di un giorno a causa di una qualche strana regola sul viaggiare intorno al mondo. La Polizia è intervenuta mentre i membri della famiglia si pestavano a sangue nel tentativo di trovare il causatore di tutto quel casino.

Se riporto questo articolo è perché sia d’esempio per tutti, mai aprire i regali a Natale!

Buon Gùmaligambi Pasquò a tutti i familiari di buona volontà!
Cmq e Sempre Byo

Famiglia, vite vissute per finta…

Molti mi inviano lettere immaginarie in cui mi scrivono che sono pazzo, che passo tutto il mio tempo facendo solo cose inutili come scrivere testi demenziali o fare fotomontaggi assurdi. Ma la verità è che sono una persona normalissima, come tutti ho una famiglia e faccio cose banali di tutti i giorni, anche se devo ammettere che ogni tanto mi capita di perdere qualche libro perché finisce al di là dello specchio e alcuni mobili va a sapere come me li ritrovo appesi a testa in giù al soffitto… ma a parte questi piccolissimi dettagli tutto il resto è banalissimamente normale!
Ecco, se proprio vogliamo trovare qualcosa di leggermente diverse dal consueto, ammetto che ho una famiglia molto numerosa, e proprio per questo, per evitare di dimenticarmi di qualcuno nel fare i regali di Natale, negli ultimi tempi mi sono impegnato nel creare un albero genealogico di tutti i parenti.
Quindi ecco a voi l’Albero Genealogico della famiglia Macchiavellazzi:

Famiglia Macchiavellazzi - Albero genealogico con stemmi

Ed ecco qualche foto che ho preso dagli album di famiglia:

Anziana e Foto

Bambini

Cavaliere

Coppia con Sfondo

Coppia

Famiglia a Madonna di Montebello

Famiglia con Libro

Famiglia in Posa

Fidanzati

Gruppo con Prete

Gruppo Famiglia

Gruppo Vendemmia

Il Generale Macchiavellazzi

Trio in Costume Tipico

Vi riporto anche qualche piccolo spaccato della mia vita familiare:

Pochi giorni fa ho fatto il prestigiatore alla festa di compleanno di uno dei miei nipotini. Con il nome di “Grande Mago Squizzato” stavo facendo divertire tutti i bambini della festa. Purtroppo non potevo fare il mio trucco migliore, l’estrazione di una modella da paginone centrale di Playboy dal mio cilindro, perché quei maledetti di Playboy mi hanno fatto causa. Quindi, come avrebbe fatto qualsiasi altro mago degno di questo nome, dovetti ridurmi ad estrarre il solito cappello a cilindro da un coniglio. Comunque la festa andò bene, mia sorella mi ringraziò, i bambini si divertirono, la madre di uno di loro mi saltò al collo giurandomi amore eterno, e alla fine della giornata ci fu anche un bell’incontro di lotta tra donne nel fango, esattamente tra la suddetta madre e mia moglie per decidere a chi dovesse andare la proprietà del mio cuore. Incontro terminato per ko tecnico al terzo round con la vittoria della mia gentile consorte.
Morale della favola abbiamo passato tutti una bella giornata tra amici e parenti.

Il mese scorso ho fatto una gita allo zoo con un mio lontano cugino. A parte che non ci sono più i leoni di una volta, devo ammettere che non ci sono manco più i cugini di una volta. Che sarà mai stato, l’ho buttato prima in una gabbia di leoni che manco l’hanno annusato, poi direttamente nella bocca spalancata di un ippopotamo che l’ha sputato ‘quasi’ subito, alla fine anche pagando uno dei custodi per creare qualche sano incidente ‘casuale’ non è successo niente. Manco quello è riuscito a farlo fuori!
Insomma sono andato allo zoo contento e ne sono tornato triste, con la speranza svanita di ricevere l’eredità cospicua di mia zia…

Mio figlio oggi ha detto la sua prima parola, è stata ‘Barbagallo‘. Mi sono informato e ho scoperto che la colpa è dell’amico Fedi. Se lo scopro ancora ad insegnargli certe parole gli stronco la carriera di falso mendicante spaccandogli le gambette per davvero!

Oggi ho beccato mio nonno a parlar male di me. Ormai è talmente rimbambito che è venuto da me a parlar male di me!
Promemoria per il futuro, devo inventare una macchina del tempo per comprargli un paio di occhiali come quelli degli anni settanta. Sono gli unici che vuole mettere, altrimenti altre figure di merda.

Mia suocera oggi ha cucinato. Non so cosa le sia venuto in mente. Abbiamo passato la domenica, unico giorno in cui non scrivo sul blog, all’ospedale. Per vendetta mi sono fatto dare la connessione Wi-Fi e ho scritto comunque qualcosa sul blog. Così impara la vecchia!

Oggi mio cognato ha fatto fare il primo bagno in una piscina piena di Champagne al mio nipotino preferito. E’ che loro sono la parte ricca della famiglia. Francamente io non li capisco, dovrebbero comportarsi come dei genitori normali per il bene dei bambini. Io, quando ero piccolo, non mi sarei mai sognato di fare una cosa simile, come tutti mi facevo il bagno in una normalissima piscina piena di Chinotto appena appena tiepido!

E’ morto un mio prozio. Beh, tecnicamente è morto parecchi anni fa, ma ogni tanto mi piace ricordarlo. Credo che molti ricordino i loro cari per l’affetto che portavano, altri per rimpianti del passato, cose che si volevano fare o dire a qualcuno che ormai non c’è più. Personalmente quel mio caro vecchio prozio amo ricordarlo proprio perché non c’è più. Era un rompiballe della madonna, sempre a darmi pizzicotti sulle guance, scappellotti sul coppino e a fare battutine sceme su quando mi sarei deciso a farmi la ragazza. Pirla!

Io ho un cane. Già solo questo è motivo di vanto, ma in più ho anche un gatto. E continuando ad elencare bestie che ho in casa posso contare anche 12 pesciolini in un acquario, due cocorite, un criceto russo e credo un numero imprecisato di pulci che mi corrono per tutta casa. Amo gli animali, ma almeno quelli di casa mia li darei volentieri alle fiamme!

Estate!
Quest’anno siamo andati da mia cognata, anche lei ha avuto due gemelli da poco, quindi quattro rompiballe urlanti da tenere sotto controllo… Se non mi suicido questa volta ho buone speranze di vedere il mio sogno realizzato: tra una ventina d’anni figli fuori di casa e nudismo integrale di coppia ininterrotto!

Ci sarebbero ancora tante altre storie interessanti su nonni, zii, cugini e quant’altro, ma il fatto resta, ho una famiglia di rompiballe ma del tutto normale, quindi dopo un po’ i racconti finirebbero con l’essere troppo simili a quelli di chiunque altro. L’unica cosa che ci tengo ancora a dire è che il mio fratellino minore è davvero un fenomeno. Adesso è ancora piccolo, ma sono sicuro che Bob da grande mi darà delle soddisfazioni incredibili!

Detto questo saluti a voi e famiglia,
e se non l’avete createvela!
Cmq e Sempre Byo

Vecchiette, e un anziano balordo…

Dai miei scritti emerge una cosa sopra tutte le altre, ho un problema con le vecchiette. Vorrei dire, e con orgoglio personale, che la colpa è solo mia, che sono un perverso gerontofilo, ma purtroppo non è così. Il mio amore che sembra tanto sincero è in realtà la conseguenza di una maledizione.
Parecchi anni fa avevo in gestione un piccolo alberghetto in uno sperduto paesino marittimo in quel della Liguria. Una sera di pioggia fitta arrivò all’improvviso un gruppo di turiste milanesi in età parecchio avanzata. Non avevo stanze libere, visto che ci trovavamo in Agosto, ma non potevo abbandonarle agli eventi, così attrezzai la sala per la colazione con brandine e lenzuola e le feci dormire là. La mattina dopo scoprii con amara tristezza l’atroce verità. Avevo dimenticato di aprire le finestre, e nottetempo le vecchiette avevano terminato l’aria. Erano tutte morte.
Da allora mi capita spesso che intorno a me appaiono strane figure confuse nelle ombre, mi paralizzo dal terrore e mi sento palpare il sedere da lunghe mani scheletriche ed ingioiellate. Adesso sapete la verità. Odio le vecchiette perché pure da morte non riescono a stare lontane dal mio bel sedere!

A parte la storia di Halloween completamente fuori tempo, devo farvi leggere il frutto dei miei pensieri da viaggio.
L’altro ieri, mentre andavo a zonzo per la città usando l’autobus, mi sono messo a buttar giù appunti su persone che mai esisteranno se non nella mia fantasia malata. Avete capito bene, sto parlando di una storia ai limite del probabile, verso i confini dell’impossibile scarso, proprio a fianco di quel bar dove vado sempre a fare la colazione:
Andava un vecchio parlando telepaticamente con le persone. Lo faceva perché voleva aiutarle fin nei loro problemi più intimi e profondi. Ma tutti coloro che sentivano la sua voce nella testa finivano con il pensare di stare male o di essere in contatto con un qualche dio intervenuto per avvertirli di un’imminente apocalisse. Sta di fatto che tutti, per un motivo o per l’altro, si suicidavano a causa sua. Fu così che per fare del bene il vecchietto telepatico finì con l’estinguere la razza umana.

Stretta la foglia, larga la via,
se hai voglia di aiutare gli altri, stammi lontano o chiamo la polizia!

Basta, credo di aver incasinato troppo le vostre povere menti. Se farete uso di alcol o droghe per bruciarvi il cervello e dimenticare tutto ciò che avete appena letto, capirò. Spero che anche la polizia faccia lo stesso. Nel caso mandatela da me e capiranno sicuramente!

Stretta la foglia, larga la via,
saluti e baci da mia zia (è lei che insisteva…)
Cmq e Sempre Byo

La verità è qua dentro…

In molti credono di sapere cose incredibili, in tanti gli credono pure, solo io conosco tutte le verità più false, tutte le finzioni più assurde. Se volete seguirmi in questo mondo di alieni esibizionisti, mummie nudiste e mostri in genere fotografati mentre sono al bagno, allora seguitate a leggere, potreste non vedere più il mondo come lo vedete adesso, potreste vederlo come lo vedrete dopo!

Tutti sanno che i dinosauri si sono estinti, molti credono di saperne il perché, molti altri rispondono che non gliene frega una mazza. Ma oggi io vi svelerò il vero motivo, non confermato, su come andarono veramente le cose in quel periodo, dove peraltro non c’erano testimoni e quindi posso dire quello che mi pare:
Milioni di anni fa in tutto l’universo andava di moda ‘l’Esibizionismo Interplanetario via telescopi‘, e fin qui nessuno credo si sarà meravigliato di alcunché, tutti sanno che gli alieni sono dei gran guardoni nei confronti del nostro pianeta, ma la seguente verità vi lascerà con le mandibole a terra e le gomme da masticare intatte nei loro pacchetti per almeno una settimana buona! In quel periodo la Terra era solo un pallone di terra inabitato che volteggiava sinuosamente in un marasma di creazione planetaria. Un luogo perfetto per tirar su un buon palchetto e mostrare le pudenda agli altri alieni, e così tutti a frotte ad arrivare sul nostro pianeta. Unico inconveniente la distanza, tutti i nuovi arrivati si trovarono davanti un mondo ormai abitato dai dinosauri, visto che i viaggi spaziali si sa costano sia in benzina che in tempo relativo, e quindi quale soluzione trovarono per mostrarsi come mamma aliena li aveva fatti? Inevitabilmente distruggere l’intera popolazione esistente, nascondendo i loschi trafficamenti distruttivi con il banale schianto di un asteroide. Roba da principianti!

Un tipico detto egiziano è: ‘Là dove non batte il sole ci vanno le bende, e non chiedere perché, la questione sta bene così come sta!‘ Molto a lungo ho ponderato su queste parole così ricche di mistero e antichità repressa, ed alla fine sono giunto alla soluzione come condotto attraverso un’illuminazione a luci spente:
Migliaia di anni fa in Egitto la vita dopo la vita era un fatto reale, non come le cose che sto scrivendo io! I defunti, dopo essere stati mummificati, se ne andavano in giro liberamente finendo con il rompere le scatole a tutti, visto che spesso per la smania di ritornare tra i vivi se ne uscivano dal negozio dell’imbalsamatore così come il suddetto li aveva fatti, vale a dire nudi! All’ennesima lamentela per mummie oscene in luogo pubblico, il Faraone non ne poté più della situazione ed emanò una legge per la quale chi veniva mummificato doveva andarsene in giro coperto dalle bende. Senza più il brivido dato dall’aria fresca sui loro corpi rinseccoliti, le mummie non se la sentirono più di scorrazzare liberamente per le strade e si fermarono nei loro sarcofagi. E’ per questo che ancora oggi se ne stanno tutto il tempo imbronciate nelle loro piramidi, quindi attenti a voi che con la scusa dello stipendio fisso in un museo cercate di far trapelare i segreti dell’antichità sbendando gli antichi faraoni, potremmo tutti ritrovarci nuovamente con vecchietti ben oltre il periodo di scadenza a circolare per le nostre moderne strade con le pudenda al vento!

Molti nei periodi moderni si rifanno ai periodi antichi apprezzando i vampiri, ma chi erano, o sono, o participio passato, i vampiri? Chi lo sa è bravo e io che lo so, e so di saperlo, sono il più migliore di tutti voi:
Nel Medioevo, se una cosa era certa, era che la gente non capiva quanto fosse brutta e quindi non correva ai ripari con creme anti-aging o saponi emollienti. Ad ogni modo quella situazione non era data da cecità improvvisa o menefreghismo verso il proprio essere chiaviche immonde nell’ambito dell’igiene personale, bensì era un problema di incosapevolezza data dalla mancanza di specchi definibili come tali, infatti in quel quel periodo erano semplicemente superfici ben poco riflettenti che costringevano chi ci si specchiava dentro a grandi prove di fantasia nell’immaginare che quelle macchie vagamente colorate fossero un filo di barba di troppo o un probabile foruncolo, ma molto più facile che sia peste! Questo mi porta pindaricamente a parlare dei vampiri che da che mondo è mondo sono considerati i più fighi del luogo, e da che mondo è mondo si sa che chi è figo non ha bisogno di cose come intelligenza o fantasia e da qui è ovvio che chi non aveva fantasia in quei secoli bui non poteva specchiarsi! Ecco quindi spiegato l’uso e costume più famoso dei vampiri, il non riflettersi negli specchi e in generale l’essere figo e rincoglionito tanto da saltare addosso a belle donne solo per morderle. Per la loro origine invece cadiamo un po’ nel banale, difatti sembra da mie ricostruzioni personali che la loro nascita abbia avuto luogo a causa di incomprensioni di vedute tra i fondatori degli enti per la donazione del sangue. Avrei anche delle conferme sulle mie affermazioni ma non riesco a prenderle sul serio manco io.

Parlando di questioni scientifico-mistiche con svincoli nel leggendario passando per l’ambiguamente di moda, possiamo parlare degli zombi:
Secondo una teoria poco accreditata si tratta di gente incapace di staccare lo sguardo dagli schermi televisivi e quando per puro caso ciò accade finisce che s’incazzano e cominciano così interminabili guerre con spargimenti di sangue e divoramenti cannibaleschi. Esiste, volendo dire, una creatura similare ma un poco più interessante. Un omone di due metri e più risultato di esperimenti chirurgici e psico-analitici da parte di non addetti ai lavori. Il mostro di Frankenstein, insomma, più che un mostro è un rimostrante con chiari problemi d’espressione linguistica e di marketing della propria immagine.

Esistono cose nella notte che manco vi immaginate, ma anche nelle nostre case qualcosa di tremendo si annida:
Le streghe sono persone terrificanti, donne che costringono uomini a fare cose indicibili. Chi di noi maschi non ha subito il loro fascino magico finendo magari con l’abbassare le tavolette dei water closet, mangiando senza produrre rumore o peggio ancora non guardare altre streghe più belle di loro? Esseri che oltretutto sono a loro volta vittime di streghe loro madri, a loro volta vittime delle proprie madri e così via fino alla notte dei tempi, insomma a quando gli alieni si spogliavano a tempo di musica sulle lande inabitate della nostra Terra.

Esisterebbero anche varie e fantascientifiche scoperte sui viaggi nel tempo, ma quelle ve le lascio come sorprese per il futuro. Chi vivrà forse mi vedrà scrivere della verità.

Argomenti Top Secret a manetta!
Cmq e Sempre Byo

Signori e signore… un comizio

Sono momentaneamente senza casa. E’ che la devono sistemare e quindi mi hanno letteralmente buttato fuori!
Passerò un bel po’ di tempo in un albergo e temo sinceramente per la mia salute mentale. Qui non c’è assolutamente niente da fare. Internet lento, non si può stare nella stanza per più di un certo tempo che poi arrivano quelle delle pulizie a chiedermi se sono ancora vivo, via vai di gente che ti entra in stanza pensando sia la sua. Ecco, forse quest’ultima cosa ha un po’ movimentato le mie giornate. Fa sempre piacere vedere delle belle ragazze mezze nude con clienti al seguito…
E poi sono a pezzi. In questi giorni ho spostato così tanti mobili e roba varia da casa mia che ormai sono diventato un body builder. Almeno, quando sollevo qualcosa urlo sempre come quelli che fanno bodybuilding.
Vabbè, comunque almeno la parte della solitudine potrei averla risolta. Proprio oggi ho trovato un parchetto dove ci sono vecchietti a perdita d’occhio. Tutti lì intenti a parlare di calcio, politica, e di quegli altri vecchietti che non sono riusciti a venire ma gli vogliono tanto bene e quindi gli parlano alle spalle…
Quando proprio non ce la faccio più a stare in giro, me ne torno in albergo e ricomincio a sentirmi una bestia in gabbia. Qualche volta viene pure della gente a guardarmi dalla finestra e a darmi da mangiare le noccioline. Parlano anche di liberarmi in natura. Ambientalisti di merda!
Dimenticavo di dirvi che alla sfiga non c’è mai fine. Proprio in questi giorni mi è arrivata una multa risalente a questa estate, motivazione: “Limonata con vecchia in zona asilo“. Ma io mi chiedo, perché al giorno d’oggi non si può bere qualcosa con un’amica, per strada, davanti a dei bambini?! La vita è una tragedia da operetta!

Se anche a voi capita di vedere i maiali che volano di giovedì,
abbracci di conforto…
Cmq e Sempre Byo

Il giudizio è universale…

Stamattina stavo andando tranquillo dal mio tabaccaio per comprare il mio buon pacchetto di sigarette, quando sulla strada mi ti vedo un piccione bello grasso. All’inizio ho fatto finta di niente, ma nel cercare di evitarlo quello ha cominciato a fare casino, si è messo in mezzo al marciapiede e con fare da gradasso mi impediva di proseguire. Io non sono un tipo che si scalda facilmente, se posso non mi faccio tirare in mezzo a discussioni, ma in quel caso dovevo rispondere al fuoco con ancora più fuoco e così mi sono messo anch’io a sballonzolargli davanti tutto impettito. Ho arruffato i vestiti il più possibile e via nella danza di sfida tra noi due. Morale della favola non ho comprato le sigarette, ho attirato l’attenzione di molte femmine di piccione e adesso quando esco di casa mi sento sempre in dovere di sfidare ogni piccione maschio che incontro e defecare sulle macchine parcheggiate. La vita è strana, non giudicatemi.
La storia è bella ma non è finita qui. Infatti una vecchietta mia vicina, secondo la quale lo spettacolo che ho dato in strada era quantomeno imbarazzante, mi ha trascinato dal giudice di pace. Per farla breve sono stato punito ad andare in chiesa e parlare con un prete dei miei peccati. Le vecchiette moderne hanno un potere clerico-legislativo che non mi aspettavo… Così sono andato nella chiesa più vicina a casa mia e lì, una volta spiegate le mie colpe al prete, è cominciata la mia punizione. Due ore di insegnamenti su quanto è bravo e bello Dio e su come noi tutti dobbiamo comportarci bene nella vita di tutti i giorni, che Dio e i vecchi ci guardano e ci giudicano…
E il Signore Dio disse: “Si dia inizio al Giudizio Universale!” e così tutti cominciarono a correre da tutte le parti cercando un posto dove nascondersi, ma Dio li vedeva e li puniva dandogli scappellotti sulla nuca. Dio era un gran bambinone anche nei momenti più importanti.
Ormai sono redento, ma ancora mi chiedo come sarebbe finita questa storia se la vecchietta e il prete si fossero trovati nella mia stessa situazione con il piccione, adesso a defecare sulle automobili e a sentirsene in colpa ci sarebbero loro e non io!

Sei grande signor Dio!
Cmq e Sempre Byo

Pareggiando un percorso di vita…

Ieri un bel ragazzo che lavora nel mio supermercato, e che francamente io conosco appena, mi si è avvicinato e mi ha chiesto se volevo sposarlo…
D’accordo che non sono nuovo a stranezze nella vita, ma a tutto c’è un limite! Voglio dire, non che io non abbia mai fatto un pensierino su questo argomento, magari una o due volte ho anche provato i vestiti di una mia amica e il trucco di mia madre… un giorno, mentre ero su un autobus, sono stato palpato da un signore e da allora ogni tanto ritorno su quel mezzo facendomi il tragitto da capolinea a capolinea nella vana speranza di rincontrarlo… ma dannazione! Sposare un magazziniere, per quanto bello, no! Ho degli standard anch’io!!
Tutti quanti fin da piccoli ci immaginiamo la nostra vita da adulti. Storie romantiche vissute tra i banconi dei surgelati, o forti braccia che ti sollevano per prendere i rotoli della carta igienica, magari una proposta di matrimonio come si deve, con volo di colombe e tappeti di rose rosse nel reparto carico-scarico delle confezioni da 6 di bottiglie d’acqua… ma nessuno si è mai immaginato un anello di cipolla infilato al dito nel reparto dei salumi preconfezionati, con tanto di vecchietti arrapati ad illuminare la scena con i loro occhi lascivi!!
Per compensare questo mio spaccato di vita fin troppo ambiguo, vi propongo un passo del mio diario segreto, che in confidenza scrivo la sera mentre mi spazzolo i lunghi capelli setosi prima di andare a letto:

15 Luglio 2008
L’altra sera ero in viaggio sulle strade in 3D di Google Maps, quando ad un certo punto mi vedo una ragazza della madonna, che scosciata al massimo, mi attira come moderna sirena dell’asfalto rovente. E io cosa volete che faccia? Mi fermo e la rimorchio. In tutti i sensi!
Una volta agganciate quelle chiappe formato roulotte sul pezzo del traino, lei sale sul mio mezzo. Due parole messe al punto giusto e quella cede, mi lascia le mutande sul cruscotto e mi chiede se ho voglio di farle il bucato che lei ha la lavatrice stanca. Non ci penso manco un momento e già c’ho le mani nel suo posto più prezioso, e giù che ci do con l’ammorbidente!
Lei è cotta, con una forchetta l’ho testata quindi lo so che è così. Prendo una panino al primo autogrill, evito di perdermi tra gli scaffali labirintici perché ho troppo voglia di farla mia in maniera strana e arrivato che sono alla macchina, con la saliva alla bocca e sudorazione sotto le ascelle a zero, strappo via la portiera per non trovarci più nessuno al posto passeggero. Minchia che tristezza! Avevo appena preso una scatola di viagra…
Per fortuna vicino al casello di Google Maps ci stava l’entrata a YouPorn, mi sono sentito salvato come Ulisse dalla Circe, insomma ho vissuto per un po’ tra porci stando insieme alla più porca del gruppo. Minchia che figata la vacanza su internet!

Mamma, papà,
sarò presto sposa!
Cmq e Sempre Byo

Le mie scarse opinioni…

Se c’è una cosa che odio è sentirmi dire da qualcuno cosa devo o non devo pensare, ma visto che adesso passo io dalla parte del propinatore di idee allora me ne sbatto di ciò che pensate voi e vi scrivo ciò che penso io.
Innanzitutto non posso più tacere sulla situazione delle banane. Queste povere criste, che hanno l’unica sfortuna di dover essere sempre belle per il quanto mai fantomatico ‘bollino blu‘, si vedono costrette a svendere il proprio corpo e tante volte, troppe, vengono anche fatte vittime di abusi. Purtroppo noi consumatori ce ne rendiamo conto solo troppo tardi, quando una volta sbucciate ne vediamo i lividi su tutto il corpo, segno di abusi e violenze di uomini troppo stolti per poterle considerare per quello che sono in realtà, banane normali che come tutte le altre desiderano solo un pizzico di celebrità, di fortuna in questo mondo malato, un mondo dove tante volte sono gli insaccati come noi a farla da padroni e gli opinionisti come me a fare i soldi per dire su un blog un paio di fregnacce.
Altra cosa su cui devo dissentire è la situazione dei panda, quei doppiogiochisti maledetti, usurpatori dei nostri beni terreni. Fingono solo tenerezza e facilità d’estinzione personale per impadronirsi del nostro mondo. Sono lì con quei piccoli bastoncini di bambù tenuti in mano in maniera stentorea solo per farci compassione, ma un’emozione è sempre una trappola e così dopo averci storditi di coccolose immagini della loro subdola razza state pur certi che saremo proprio noi ad estinguerci, insomma a fare la fine del topo, il quale come unica colpa ha quella di convivere ormai da tempo come tenero animale domestico nelle nostre fogne cittadine o come adorato abitatore dei campi di verdura destinati ai nostri figli.
Per quanto mi riguarda se trovate un panda sulla vostra strada uccidetelo, se trovate un topo sulla vostra strada abbracciatelo e baciatelo, se trovate una topa dateci sotto che come dicono a Napoli “è solo ‘na zoccola!
Il mio ultimo pensiero è rivolto al discorso anziano/disabile nella nostra società ed economia. Ormai sono gli anziani a decidere per noi, se un anziano muore è colpa dei figli che l’hanno mandato in case di riposo illegali, se un anziano non va in vacanza dobbiamo fare i supermercati più freschi per non farli schiattare, se le loro dentiere non si attaccano bene alle gengive dobbiamo ciucciarci ore di pubblicità su colle e adesivi geriatrici.
Io dico che è ora di finirla, di dire basta all’anziano, che se non impara adesso non lo farà mai più!
Facciamo ripartire le case di riposo illegali che sono state chiuse, diamoci meno da fare per arrivare agli anni della saggezza e se vediamo un anziano correre e giocare felice, zompettando col suo bastone o treppiede regalo del sistema sanitario, spezziamogli il sostegno sulla testa e banchettiamo con la sua ricca pensione.
Altro aspetto della nostra economia sono i vantaggi dati ai commercianti dai portatori di handicap, sembra infatti che negli ultimi anni i ciechi stiano aiutando le case editrici finendo con il comprare più e più volte libri che hanno già in loro possesso. Un aumento di vendite che non si vedeva dai tempi dei film muti, sopravvissuti per molti anni proprio grazie ai danarosi ciechi bramosi di provare emozioni da grande schermo senza il fastidio del sonoro.
Ma si può fare anche di meglio, pensate a dove si potrà arrivare con luci stroboscopiche per ciechi, lampade alla moda per ciechi, interi magazzini di carta da parati per ricchi ciechi con ville extra lusso, e poi da qui potremo muoverci anche verso nuovi e più redditizi mercati come la musica per sordi, gli audio-libri per sordi, tutta una serie di lettori Mp3 personalizzati ricoperti di diamanti per ricchissimi sordi di questa nostra società classista.
Le possibilità sono infinite, quindi in questo caso se trovate un cieco o un sordo sulla vostra strada abbracciatelo perchè è grazie a lui se l’economia sopravvivrà, ma se quello si incazza o si spaventa e chiama un poliziotto allora scappate che è meglio, perchè va bene un salvataggio economico ma anche quello giudiziario non è male!
Sono buono, vi darò un ultimissimo consiglio: “Se potete invitare una sirena a tavola fatelo con piacere, sarete piacevolmente sorpresi dalla sua affabilità a tavola e dal suo gusto nel piatto.

Ricordate sempre di correre nudi nei vostri sogni,
magari mano nella mano con la mia versione sognata anch’essa tutta nuda.
Cmq e Sempre Byo