Sigarette e ciminiere…

Ho il vizio di fumare troppo. Non me ne sono mai accorto fino a che una vicina non mi ha fatto notare che da casa mia usciva tanto fumo quanto una ciminiera.
Avrei potuto smettere, ma quella non ha detto “Per favore“, quindi mi sono concentrato a trovare una soluzione alla cosa.
Dopo lungo cercare ho scoperto una scappatoia nella legge: ‘Si può costruire una ciminiera ovunque, sempre che al di sotto di essa esista una fabbrica che produca qualcosa, qualsiasi cosa‘. Metà del lavoro era fatta, adesso restava solo creare la fabbrica sotto casa mia.
L’inquilino che abita sotto di me è il signor Ortolani. Ha perso il lavoro tempo fa, e con esso anche moglie e figli e qualsiasi prospettiva per il futuro. Così gli ho offerto di diventare un piccolo imprenditore. Gli ho fatto costruire a spese sue una fabbrichetta al posto del suo appartamento, e adesso posso tenermi la mia casa/ciminiera.
Cosa produca non l’ho ancora capito, ma almeno adesso posso dire che la cattiveria di una donna scorbutica ha fatto la felicità di due persone.
Giusto per la cronaca, credo che adesso la vicina sia morta. O si è trasferita. Sinceramente non ho capito neanche quello…

Senza sapere i perché e i percome della vita,
Cmq e Sempre Byo

Ricordo di un’estasi di piena estate

Sono sul balcone di casa mia. Una sigaretta accesa in bocca e i ricordi che riaffiorano…
Era estate, poco dopo mezzogiorno. Un caldo soffocante toglieva il respiro.
In un parco completamente vuoto c’era una panchina esposta al sole. Un richiamo irresistibile.
Come una lucertola mi rosolavo ai raggi solari, quando la mano scivola nella tasca della camicia ed estrae una sigaretta.
Con gli occhi chiusi la avvicino alle labbra, inumidendole appena. Estraggo l’accendino e faccio il primo tiro.
I polmoni si riempiono di fumo caldo. La gola è riarsa. L’ossigeno ormai manca del tutto, dando alla testa una piacevole sensazione di perdita.
Espiro e tutto intorno a me la fragranza del tabacco mi abbraccia. In bocca c’è un sapore mielato, sulle labbra l’aspro della nicotina.
Di nuovo immergo la sigaretta tra le mie labbra. Di nuovo provo una dolce e calda ebbrezza.
Quante volte ci siamo baciati quel giorno? Quante volte ho provato il piacere che sei stata capace di donarmi?
Il tempo sembrava immobile ma era solo illusione. Ormai di te non restava che cenere, di noi un ricordo.

A chiunque di voi limoni le sigarette come faccio io,
un degno e ben meritato:
Cmq e Sempre Byo

Albero, Pietra e Sole…

C’è un prato con al centro una piccola collina ricoperta d’erba dove cresce un piccolo alberello. Non ha ancora una sua forma e nessuno sa che pianta diventerà. Forse neppure lui sa cos’è esattamente.
Io sono seduto su una panchina e lo guardo. Il freddo arriva e mi incatena al mondo. Con il tempo di me resterà solo una pietra che guarderà l’albero crescere.
Il Sole sorge, dall’alto ci osserva e poi passa. Passa così tante volte che alla fine perde di ogni significato…

Stavo fumandomi una sigaretta in un parco quando ho pensato questa boiata.
Sperando che quel che è stato è stato,
Cmq e Sempre Byo

Anno nuovo e niente da fare…

Sembra passato solo un anno dall’ultima volta che è passato un anno!
Quando mi sono reso conto di questa cosa m’è preso un colpo. Le pareti dello spazio e del tempo sono collassate su se stesse e per poco non ci rimanevo schiacciato in mezzo. Per fortuna che ho un tavolo nel centro della sala da pranzo così mi sono riparato là sotto e sgusciando tra le macerie sono arrivato a questo computer, e visto che c’ero ho pensato di aggiornarvi sulle mie novità.
Sono in vacanza senza niente da fare quindi ultimamente ho scritto parecchio, quando però ho riletto quei testi mi sono reso conto che sono tutte sciocchezze tremende, così ho finito per chiamare la polizia e farmi arrestare per offesa sadica nei confronti di me stesso data la lettura auto-costrittiva di testi orripilanti. Morale della favola nei prossimi giorni dovrò partecipare ad un nuovo processo nei miei confronti, oltre a quello per prostituzione indotta di feste minorenni che mi hanno appioppato ieri notte. Per fortuna il mio avvocato ha raggiunto l’accordo che se in quei processi risulterò colpevole saranno i giudici stessi ad organizzare un party in onore del mio ergastolo.
Però non ho solo scritto, ho anche fatto cose più fisiche per tenermi occupato, ad esempio ho frugato tra i cassetti di casa, un po’ per riordinarli, un po’ per curiosare tra la mia roba in cerca di materiale scottante per potermi ricattare. Sta di fatto che ho scoperto qualcosa di eclatante! Pensate, se metti i fiammiferi nei cassetti questi durano una vita, se li accendi si consumano in un attimo. Mi chiedo se mettendoli già accesi nei cassetti possano, come penso, andare avanti a bruciare in eterno… Appena la mia assicurazione mi permetterà il rischio di una casa bruciata per motivi futili, proverò la mia teoria e vi farò sapere i risultati, ne va del progresso dell’umanità!
Comunque una vecchietta ha appena urlato fuori dalla mia porta. Sarà rimasta bloccata in ascensore come al solito… mentre aspetto che l’aria finisca e quella smetta di disturbarmi, vado a fumarmi una sigaretta sul sacchetto di petardi che mi sono rimasti da ieri.
Mi sembra sempre più evidente che le vacanze fanno male al mio cervello…

Sperando che tra un anno arrivi ancora l’anno nuovo,
Cmq e Sempre Byo

Ignavia!

In me la pigrizia regna sovrana…
Quindi solo due frasi, una di Checco e una mia, dette in un momento di completa pazzia:
I open my ass and I see my dad!
I see my death and I like it!

Fumate sano,
fumate pakistano!
Cmq e Sempre Byo

Stavo pensando che…

Per carattere sono un fancazzista, questo comporta che io abbia molto tempo libero e così finisco con lo scrivere sciocchezze per riderne con gli amici. Purtroppo per voi il troppo tempo libero produce anche un numero mostruoso di seghe mentali e da esse nascono poesie seriose e orripilanti. Quindi, fino ad ora avete letto le sciocchezze, adesso vi beccate le profondità del mio animo ferito:

Stasera sono uscito per vedermi con un amico, e dato che ero in anticipo, sono andato in un piccolo parco a me molto caro immerso in un reticolo labirintico di complessi abitativi. Seduto su una panchina ho cominciato a pensare…
Ho dato uno sguardo al cielo e ho visto gli uccelli che ormai giunta la sera si posano sui rami degli alberi. Un aereo ha lasciato una scia bianca al suo passaggio, in essa si riflettevano i colori del tramonto. Arancio, viola, rosso.
Intorno a me poche persone. Qualcuno fuma, due anziani parlano. Sento un profumo nell’aria, l’erba respira tutto intorno a me.
Chiudo gli occhi. Mentalmente faccio il vuoto intorno a me. Sento la brezza che mi sfiora la pelle, la mente libera di vagare:

Silenzio
Mare di tranquillità, oceano di saggezza
Perfezione
Alte cime
Aquila nel vento
Cielo
Il vagare lento delle nuvole
La divinità dell’uomo

La serata è trascorsa, ormai è arrivata la notte e il tempo di ritornare a casa. Intorno a me il silenzio tanto cercato.
La testa mi gira. Troppo alcool, troppe sigarette, ma soprattutto troppi pensieri che vorticano senza sosta.
Mi accendo l’ennesima sigaretta e mi sdraio su una panchina. La mente è più leggera, libera di fluttuare in un limbo fatto di ombre appena accennate. E là, in mezzo a loro, un pensiero più degli altri:

Chiudo gli occhi.
Il buio arriva.
Ancora una volta mi circondano i fantasmi del passato e gli incubi del presente.
La notte è intorno a me e in lei mi perdo.
Riapro gli occhi e ricordo la paura e la perdita nel piacere.

Parole troppo sciocche lo so, ma sono fatto così.
Però non mi basta, accendo un’altra sigaretta. Questa notte ho voglia di pensare, e guardando il fumo della sigaretta che volteggia nella luce soffusa di un lampione, un nuovo pensiero si leva nella mia testa:

La notte
libertà di sogni, idee, scrittura
La notte
quando il proprio io più recondito emerge
quando si può volare, volteggiare nel buio tra venti e profumi di luoghi lontani
desideri di genti, fusioni armoniose, libertà di un io collettivo
La notte
musica, arte, poesia
suoni sconosciuti, grida strozzate, gemiti di piacere
turbinio di sensi, estasi dell’anima
La notte
sogni e incubi, incubi e sogni
ricordi del passato, immagini del futuro
paura e felicità, riso e agonia
specchio dentro lo specchio
La notte
sensazione di completezza, di pace, di solitudine e accoglienza
momento di azione e riposo
La notte
infinita, mortale, magica
sogno degli dei, desiderio degli uomini
La notte
un uomo solo
la sigaretta come compagna
il fumo in giravolte s’allontana
e la mente viaggia

Questa notte sognatemi nudo,
magari sdraiato su una panchina mentre fumo.
Cmq e Sempre Byo