Fuochi d’artificio, vecchiette e guepierre…

Si sa che mi piacciono le vecchiette, ma a Capodanno temo di avere un po’ esagerato.
Da tempo vedevo le persone organizzare grandi cose per le feste. Dai modaioli alle terme come novelli tritoni tra le ragazzette, ai più tradizionalisti che festeggiano con la famiglia e palpano clandestinamente la cognata belloccia, oltretutto incontrando sul tragitto del corpo di lei svariate altre mani di svariati altri parenti… Io volevo essere diverso da loro, seppure segretamente nel mio cuoricino volevo imitarli tutti. Così ho pensato ad un piano geniale da attuare la notte dell’ultimo dell’anno. Mi sono travestito da lanciatore autorizzato di petardi e, attraversata la strada, sono andato al portone di una mia vicina di 93 anni che sapevo passare le feste in casa da sola.
Ho suonato. Mi sono fatto aprire e sono salito da lei. Tanto per farle credere che la storia del lanciatore di petardi mandato dal comune fosse vera le ho lanciato qualche petardo per la casa e un paio di mortaretti fuori della finestra. Spaventata da tutto quel casino che stavo facendo, mi si è gettata tra le braccia. L’ho stretta forte e le ho sussurrato all’orecchio: “Stai tranquilla baby, adesso sei al sicuro tra le mie braccia”. Poi l’ho baciata duro per una mezz’ora buona.
Mentre ancora mi gustavo il sapore di mastice forte per dentiera in bocca lei, mi sorprese: “Vado a mettermi qualcosa di più comodo, caro. Tu aspettami di là. Sul letto”. Mi affretto nella camera in stile antico barocco con tanto di santini usati per coprire ogni centimetro delle pareti della stanza. Quando arriva, un’ora dopo, è una visione per gli occhi. Un metro abbondante di tremolante coscia inguepierata. Negligé stile Parigi dei primi del ‘900. Una cascata di lunghi capelli bianchi. Giusto un filo di trucco che risalta sensuale tra una ruga e l’altra. Mi rendo conto solo in quel momento di aver completamente sottovalutato la situazione in cui mi sono cacciato.
Fu una notte d’inferno. Fuori i petardi fischiavano ed esplodevano. Noi non eravamo da meno. Ne uscii completamente distrutto, ma con un grande insegnamento: Le vecchie sono il futuro del sesso!

L’altro insegnamento è: Troppi fischi ed esplosioni in casa,
La prossima volta portare più burro…
Cmq e Sempre Byo

Seguendo un piccione

Ma perché in estate finisco sempre con il fare cazzate?!
Con il caldo che fa sono rimasto tutto il giorno in casa, naturalmente a scrivere e fumare.
All’ennesima sigaretta bevuta alla goccia ho capito che dovevo fare qualcos’altro, così sono uscito per distrarmi.
Esco di casa. Scendo le scale e appena apro il portone del mio palazzo mi ritrovo davanti un piccione che mi taglia la strada.
Sarà che comincia già ad esserci poca gente in giro, ma quello fa letteralmente i cavolacci suoi. Cammina tra la gente come un qualsiasi passante sul marciapiede. Decido di seguirlo.
Quello cammina e io lo seguo. Si ferma davanti ad un negozio per becchettare qualcosa per terra e io mi fermo dietro a lui guardando le vetrine. Così via per un bel pezzo.
Alla fine mi passa vicino un coinquilino del mio stesso palazzo. Mi chiede se va tutto bene. Gli rispondo con un grugnito, mi ha fatto perdere di vista il piccione.
Probabilmente se prima i miei vicini pensavano che c’era qualcosa di strano in me ora ne hanno la certezza. Chissene. Comunque mi affretto e ritrovo la mia guida spirituale dietro un angolo.
Sembrava mi stesse aspettando. Testolina rivolta all’indietro e appena lo raggiungo ricomincia a camminare. Io sempre dietro di lui, completamente inebetito.
Arriviamo in un parco. Lui spicca il volo verso la testa di una statua. Senza pensarci troppo decido di seguirlo anche lassù.
Per farla breve ho passato alcune ora in commissariato a spiegare che stavo imitando in tutto e per tutto il mio mentore. Quindi se ho scagazzato su una vecchia che dava da mangiare ai piccioni è stato del tutto involontario.
Mi hanno creduto. Hanno chiamato un’ambulanza e adesso vi scrivo dalla mia nuova casa: via dei Matti numero 0.
Sul davanzale della finestra c’è lo stesso piccione del pomeriggio. Penso sia venuto qui per salvarmi.
Sono sicuro, stasera mi farà evadere da questa gabbia di matti!!

Sognatemi mentre volo,
naturalmente con una sigaretta in bocca!
Cmq e Sempre Byo

Ritorno dal lungo viaggio…

Molte delle persone che conosco ultimamente si sono date a viaggi strani e senza una meta precisa, così mi sono deciso e c’ho provato pure io. Sono partito senza sapere dove sarei finito e il risultato è stato un susseguirsi di incontri con gente che alla fin fine mirava solo a profanare le mie grazie o a intascarsi i miei tappi di birra preziosamente collezionati ogni volta che entro in un pub ad ubriacarmi. Mi piacerebbe dire che sono tanti, e che la loro mancanza mi avrebbe creato problemi, ma sinceramente quando sono ubriaco non è che posso stare lì a fare attenzione a degli inutili tappi!
Ad ogni modo si diceva che ultimamente ho viaggiato parecchio, e difatti sono finito in diverse città. E mica troppo vicine, per giunta! Tanto per farla breve vi pubblico le foto che ho fatto durante il viaggio:

Giantordo a Sidney

Giantordo a Kingston

Giantordo a Reykjavík

Giantordo a Rio de Janeiro

Naturalmente dovevo lavorare per continuare a viaggiare, e viaggia che ti viaggia si finisce anche con il conoscere amici strani, oltre che “fare” cose strane:

Giantordo pastore in Australia

Giantordo, roba allucinante in Australia

Giantordo in un deserto

Giantordo by night

Insomma alla fine sono tornato a casa l’altro giorno, giusto per il mio onomastico. Che oltretutto quest’anno cade pure nel giorno suo ma morire che qualcuno mi abbia fatto gli auguri!
Vabbè, ad ogni modo i risultati di questo viaggio sono stati:
– Una vistosa bruciatura da freddo sulle chiappe, ricordo di quando ho lavorato in un campo nudisti in Lapponia come “Fornitore di chiappe per la pista di biglie“, che oltretutto sembra sia diventata una roba di gran moda da quelle parti.
– Un tatuaggio tribale di gruppo sulla schiena, ovvero un’accozzaglia di pastrocchi creati dai membri di una tribù maori che una notte, mentre ero ubriaco, volevano imparare a fare tatuaggi usando la mia pelle. Una bella esperienza etnica…
– Il piercing ai testicoli che mi sono fatto per conquistare una ragazza ad Amsterdam, che poi ho scoperto essere una prostituta e quindi mi bastava tirare fuori il portafoglio… Comunque un bel ricordo.
– La ricevuta dell’ospedale dove sono finito per aver saltato da un palazzo in fiamme, e le fiamme le avevo scatenate io per il mio solito problema di fumare da sonnambulo!
– La foto, che mai mostrerò, di un barbone ed una insegnante di asilo che se le danno di santa ragione mentre dei bambini sullo sfondo scommettono pesante. Vi dico solo che volavano cifre straordinarie come un fantastilione di soldi o pianeti interi di dolci che il mio papà ne ha tantissimi e li tiene tutti nello spazio!
– Il segno dei denti che una vecchia mi ha lasciato su un braccio mentre le strappavo un panino di mano, e i soldi che mi hanno dato per aver venduto la dentiera di quella rompiballe. C’è chi ha i denti e il pane, che chi vende i denti altrui e ci fa dei soldi!

Ed infine la soddisfazione di essere riuscito a partire senza una meta precisa, aver attraversato buona parte delle terre esistenti su questo pianeta, conosciute o meno. Come quella volta che sono stato ad Atlantide e mi hanno detto di non parlarne mai… quindi senza parlarvene glisso e lascio perdere questo discorso senza senso.

E’ dura la vita di un viaggiatore immaginario,
Cmq e Sempre Byo

Fuga di personalità!

Come ormai tutti sanno io ho molteplici personalità, ognuna di loro con un proprio passato, presente e, se non mi girano le scatole, pure un futuro. Qualcuna ultimamente sta mettendo su famiglia, altre sono misteriosamente scomparse o disgraziatamente sfuggite al mio controllo. Quello che segue è un breve resoconto degli ultimi accadimenti avvenuti nel mio cervello. Se volete godervelo al meglio immaginate di essere in un cinema nei meravigliosi anni venti, mentre vi guardate un cinegiornale alquanto particolare:

Personalità per la città
Trovate svariate personalità in stato di smarrimento. Si presume che appartengano tutte alla stessa persona. Il loro responsabile ai rapporti con il mondo esterno, anche chiamato realtà, è intervenuto in svariate trasmissioni televisive rassicurando tutti: Non è in atto un’invasione di personalità assurde, semplicemente sono troppe e il loro corpo di riferimento fa fatica a gestirle tutte. Entro breve, comunque, dovrebbe esserci un miglioramento delle loro condizioni, infatti proprio in questi giorni si stanno tenendo delle riunioni sindacali per ottenere migliori diritti. Ad ogni modo, nella confusione generale che si è creata, non è detto che alcune di loro non siano scappate chissà dove. Seguiranno aggiornamenti ma non su questo blog. Probabilmente se chiederete a qualche psichiatra specializzato potreste avere delle notizie interessanti, ma non è detto che siano relative a questo caso.

Foto fittizie invadono internet
Chi oggi ha provato a cercare delle immagini su un qualsiasi sistema di ricerca, si è trovato davanti degli assurdi fotomontaggi fatti da una persona inesperta. Si sta cercando tuttora chi sia quella faccia da pirla aggiunta alle immagini. Seguiranno notizie, speriamo senza aggiunta di foto modificate, comunque non su questo blog.

Il Ratto delle Sabrine
Mostruoso atto di vandalismo a Milano. Oggi, in varie parti della città di Milano, sono state rapite diverse ragazze di nome Sabrina. Dopo diverse ore sono state tutte ritrovate in un ristorante in zona Navigli, precisamente da “Bonfiglio e Bona pure la figlia, ristorante tipico cino-meneghino“.
L’atto vandalico è stato perpetrato da tale Giacomo Semprotti, figlio dell’illustre Luca Semprotti esimio professore universitario scomparso di recente. Ancora adesso non si hanno notizie sulle motivazioni esatte del suo gesto, si sa solo che il ragazzo è rimasto sconvolto dall’improvvisa e del tutto inspiegabile morte del padre. Da alcune notizie trapelate si sa che è stato sentito come persona informata sui fatti tale Giantordo Macchiavellazzi, un mediocre scrittore squattrinato del milanese. Seguiranno aggiornamenti sul fatto ma non su questo blog. Per i più curiosi basterà informarsi al ristorante “Bonfiglio e Bona pure la figlia, ristorante tipico cino-meneghino“, il proprietario non saprà dirvi assolutamente niente a riguardo delle indagini, ma almeno vi offrirà da mangiare, naturalmente non a gratis!

Radiodrammi
Brano tratto da un recente intervento radiofonico: “Le meringhe spaziali ci invadono! A tutti gli ascoltatori, questa mattina in una zona tenuta segreta dal nostro governo, è stata avvistata quella che secondo gli esperti è l’avanguardia di una pericolosa invasione extra-terrestre. Decine di meringhe spaziali, ricoperte da quello che sembra essere sciroppo alla ciliegia, hanno cominciato ad atterrare sul nostro pianeta. Ne sono scesi degli omini gelatinosi, che con le armi in pugno, hanno cominciato a rendere schiavi gli autoctoni locali. Le loro armi sono fatte di liquirizia e sparano proiettili di caramello. I medici temono che nel giro di poco tempo potremo essere tutti uccisi a suon di zuccheri nel sangue. Il Presidente ha annunciato la sua intenzione di arrendersi immediatamente. Seguiranno informazioni più approfondite nel momento stesso in cui la Terra sarà conquistata dai nostri nuovi e meravigliosi padroni intergalattici.

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Ha aperto in città un nuovo negozio di lavaggio pavimenti. Il nostro motto è: “Venite da noi e vi inumidiremo la vostra bella moquette!“, sono benvenuti perversi e maniaci vari.

Giantordo al Bivio
Quello che segue è un breve racconto-gioco, in pratica sarete voi a stabilire cosa il povero Giantordo farà oggi prendendo le decisioni al posto suo, basterà semplicemente scegliere di volta in volta quale bivio numerico seguire. Francamente come gioco è alquanto una fetecchia, ma se nella vostra vita sentite la mancanza di una sana dose di assurdità giornaliera, ecco trovato un buon modo di riempire cinque minuti di noia con della salutare pazzia:

Questa mattina Giantordo si è svegliato e… si è alzato contro voglia (1); si è alzato con la voglia di fare qualcosa (2); non si è alzato (10)

(1) …si è sdraiato sul divano, non facendo una mazza per tutto il giorno. -Fine-

(2) …ha deciso che non avrebbe sprecato la giornata. Sicuramente avrebbe fatto qualcosa. Già, ma cosa? … una sana sessione solitaria su internet (3); una salutare passeggiata (4)

(3) …Ma certo, si sarebbe frullato il barbagallo! Dopotutto era da tempo che non approfondiva la sua conoscenza di siti internet nell’ambito dell’osé. Era ora di rimediare a questa mancanza. Così cominciò di buona lena finché… accade un imprevisto ambiguo (5); accade un imprevisto voyeuristico (6)

(4) …Sarebbe uscito di casa. Sì, era la cosa migliore da fare se voleva vivere una bella avventura. Sarebbe andato al parco e chissà chi avrebbe conosciuto… ricordi di gioventù (7); pantaloncini corti (8)

(5) …finì su un sito di una certa ambiguità e senza accorgersene si appassionò a ciò che vedeva. Nei giorni seguenti continuò ad informarsi sui pregi e difetti di un cambio radicale di vita e nel giro di pochi mesi si decise. Ora Giantordo, dopo un veloce passaggio per Casablanca, fa felicemente parte dell’harem di un sultano sotto il nome di Giantorda. -Fine-

(6) …la sua curiosa vicina, una vecchietta guardona sempre arrapata, non lo vide dalla finestra, cominciando a gridare al mondo il suo amore eterno per lui… finale con confetti (9)

(7) …Arrivato al parco fu sopraffatto dai ricordi di gioventù e si ritrovò senza accorgersene su un’altalena a dondolarsi come un ragazzino, o come un pirla troppo cresciuto se vogliamo. Una vecchietta lo vide, e attratta dalla sua fanciullezza fin troppo espressa, cominciò a provarci pesantemente… finale con confetti (9)

(8) …Sarà che quella mattina si era messo i pantaloncini corti, ma alla vista delle sue belle gambette tutte le ragazze del parco si innamorarono di lui perdutamente. Così fu costretto a cambiare religione, diventò mussulmano e le sposò tutte quante. Comunque, essendo il nostro povero protagonista senza lavoro, la bella vita durò poco e fu costretto ad aprire un’agenzia di escort a conduzione familiare. Pur sembrando un’esistenza agiata, tra soldi e donnine facili, da bravo cornuto si pentì sempre delle scelte fatte in passato. Soprattutto di aver deciso di indossare quei maledettissimi pantaloncini corti che lo facevano sembrare tanto figo! -Fine-

(9) …Giantordo si fece irretire dalle lusinghe e decise di realizzare un desiderio della propria giovinezza, andare con una donna più grande. Certo, fatto da giovincelli ti puoi trovare davanti una bella donna, ma più vai avanti con gli anni più ti devi accontentare di quello che trovi. Comunque si lasciò andare alla passione, i due novelli piccioncini si sposarono pochi giorni dopo e vissero felici e contenti finché durò la pensione di lei. Poi si lasciarono e Giantordo tornò ai suoi frullamenti di barbagallo in solitaria. -Fine-

(10) …si è girato ed è tornato a dormire. E nel caso non vi sia piaciuta questa storia a bivi fingete di aver fatto un brutto sogno, giratevi nel vostro letto e anche voi, come Giantordo, tornatevene a sognare ciò che volete. -Fine-

Quando si è pazzi…
Cmq e Sempre Byo

La Vecchia e l’Auricolare…

Quello che segue è il resoconto di una mia giornata neanche troppo particolare:
Io e l’amico Checco lavoriamo insieme da tempo, siamo i tuttofare in un’agenzia di moda prêt-à-porter per Sexy Shop. In pratica stiamo tutto il giorno a spostare casse piene di abiti ambigui per gente ancora più ambigua con il rischio che uno di questi simpatici signori voglia fare la nostra conoscenza in maniera più profonda. Ma non è questo il punto, il fatto particolare è che oggi non avevamo niente da fare al lavoro e così la nostra capa, come sempre gentilissima e dolcissima, ha buttato giù una parete del suo ufficio con un pugno ben assestato. Essendo noi addetti a tutto ciò che comprende la parola ‘Tutto‘ era compito nostro tirarne su una nuova.
Alla fine della giornata eravamo distrutti, così io e il mio buon amico ci salutammo e tornammo ognuno verso casa propria.
Sull’autobus c’era una ragazza che parlava al cellulare usando gli auricolari e un’anziana signora, in piedi, che la guardava affatata. Io ero seduto proprio davanti a quest’ultima, e se ve lo state chiedendo no, non le avrei lasciato il mio posto manco morto, e le dico: “Non si preoccupi. Quella ragazza è semplicemente pazza. Pensa di parlare a distanza con una persona immaginaria“. La vecchia allora ha tirato fuori un cellulare ultimo modello, mi ha fatto una foto, poi ha chiamato un’amica, tale Guendalina, e le ha detto: “Ué Guenda, questa la devi proprio sentire! C’è qui un pischello che non capisce troppo un cavolo di tecnologia!! Stasera ci becchiamo su Facebook e ti passo la foto di ‘sto sfigato!
Per fortuna alla sera, tanto per divertirmi s’intende, ho attraversato lo specchio del mio bagno e mi sono ritrovato in un mondo dove tutto era al contrario di com’è nella realtà e finalmente mi sono sentito a casa.

Questo brano avrebbe potuto essere un best seller,
se solo il titolo fosse stato: ‘Passeggiando per la città con un nocciolo di ciliegia in bocca
Cmq e Sempre Byo

Favole e dicerie…

C’era una volta un tizio che viveva una vita ben strana, fatta di luoghi bizzarri e gente assurda. Se ancora non l’avete capito quel tizio sono io e la gente strana forte siete voi!
Fatto questo preambolo vado a esporvi il mio problema. Ogni tanto mi capita di andare in un piccolo parco un po’ nascosto al resto del mondo. Il fatto è che girano delle dicerie sul suo conto alle quali non so se credere e per questo vorrei sapere il vostro parere. Dicono che sia un luogo misterioso a cui si può arrivare solo dopo aver attraversato un labirinto incantato, che al suo interno vivano creature mitologiche, e infine che sia la sede si sabba pagani e demoniaci.
Sarò sincero, sì, mentre ero là mi è capitato di incontrare gnomi o piccoli elfi dei boschi che gironzolavano tra alberi e cespugli o ballavano con qualche piccione, ma francamente qual è il bosco in cui non vivono? D’accordo, alle volte passandoci alla sera tardi mi è anche capitato di vedere dei satiri infrattarsi dietro le frasche con ninfe e affini, ma vi sembra qualcosa che non avete mai visto? Una notte mi ricordo di aver assistito ad un sabba di streghe tutte nude che ballavano come matte intorno ad un falò, ne è emerso Lucifero, devo dire una bella persona distinta, ma bisogna anche dire che quella volta ero parecchio brillo dopo una lunga serata con gli amici in birreria! Insomma, tra tanti che parlano male di quel posto non ho mai sentito nessuno evidenziare i suoi lati positivi. Ad esempio c’è un bel parco giochi in cui sono ammessi tutti i bambini, compreso uno strano infante alato col pannolone che va in giro sparando frecce a raffica. E nessuno, dico nessuno, parla mai del sagace gruppetto di vecchietti che ogni giorno si ritrova a parlare delle partite di calcio e magari si diletta nell’arte del palpeggio insieme alle streghe di qualche riga indietro.
Io, se c’è una cosa che proprio non sopporto, sono quelli che dicono cose a vanvera. Che parlano di posti che non sono mai riusciti a vedere, sia a causa di una loro pigrizia cronica o del Minotauro che vive nel labirinto che fa da ingresso ad un parco! Che oltretutto potrebbe anche far pagare di meno l’ingresso perché, a voler essere sinceri, un sacrificio umano all’anno in suo onore non sarà tantissimo, ma non è neanche così facile da organizzare.
Adesso vi devo lasciare, sono in ritardo per l’arrivo dei satiri e conseguente voyeurismo mitologico. Prima però vi riporto una piccola storia che ho preso dal mio diario, spero vi piaccia anche perché è tutta roba vera e quindi non è che posso stare lì a riscriverla seguendo le vostre indicazioni e magari vincere il premio Strega alla narrativa d’intrattenimento nella sezione ‘Racconti inventati ed esperienze palesemente finte‘:
L’altro giorno stavo camminando in un bosco quando d’un tratto mi ritrovo davanti Cappuccetto Rosso. La saluto, lei ricambia ed entrambi continuiamo per la nostra strada. Dopo poco mi viene in mente che se sta andando dalla nonnina finirà per trovare il lupo cattivo ad attenderla. Allora torno indietro correndo e prendo la scorciatoia, così da sorprendere il lupo prima dell’arrivo di Cappuccetto.
Arrivato che sono alla casa della nonnina entro e cerco di far smascherare il lupo: “Ehi vecchia, ma lo sai che sei proprio pelosa per la tua età!” e lui: “Ma scusi chi è lei?“, di nuovo io: “Dai lupo, non rompere le balle e finisci ‘sta messa in scena!“, e lui di nuovo: “Ma guardi che non capisco cosa vuole da me” Allora, irritato come una iena da quella pantomima, gli salto addosso e comincio a prenderlo a mazzate. In quella arriva Cappuccetto che non capendo la situazione cerca di fermarmi, non riuscendoci corre al telefono e chiama il cacciatore.
Un’ora dopo la polizia locale è riuscita a fermarmi sedandomi con tanta di quella roba da bloccare il cuore ad un elefante in corsa. Il lupo che si fingeva vecchina era finito all’ospedale con buona parte delle ossa ridotte in polvere, e quella pirla di Cappuccetto Rosso se ne stava a raccontare tutta la faccenda ad un poliziotto continuando ad indicarmi come fossi un pazzo a piede libero.
Certo che appena uscito dal manicomio ne ho incontrata di gente strana!

Il ‘C’era una volta‘ è roba vecchia!
Cmq e Sempre Byo

Vecchiette, e un anziano balordo…

Dai miei scritti emerge una cosa sopra tutte le altre, ho un problema con le vecchiette. Vorrei dire, e con orgoglio personale, che la colpa è solo mia, che sono un perverso gerontofilo, ma purtroppo non è così. Il mio amore che sembra tanto sincero è in realtà la conseguenza di una maledizione.
Parecchi anni fa avevo in gestione un piccolo alberghetto in uno sperduto paesino marittimo in quel della Liguria. Una sera di pioggia fitta arrivò all’improvviso un gruppo di turiste milanesi in età parecchio avanzata. Non avevo stanze libere, visto che ci trovavamo in Agosto, ma non potevo abbandonarle agli eventi, così attrezzai la sala per la colazione con brandine e lenzuola e le feci dormire là. La mattina dopo scoprii con amara tristezza l’atroce verità. Avevo dimenticato di aprire le finestre, e nottetempo le vecchiette avevano terminato l’aria. Erano tutte morte.
Da allora mi capita spesso che intorno a me appaiono strane figure confuse nelle ombre, mi paralizzo dal terrore e mi sento palpare il sedere da lunghe mani scheletriche ed ingioiellate. Adesso sapete la verità. Odio le vecchiette perché pure da morte non riescono a stare lontane dal mio bel sedere!

A parte la storia di Halloween completamente fuori tempo, devo farvi leggere il frutto dei miei pensieri da viaggio.
L’altro ieri, mentre andavo a zonzo per la città usando l’autobus, mi sono messo a buttar giù appunti su persone che mai esisteranno se non nella mia fantasia malata. Avete capito bene, sto parlando di una storia ai limite del probabile, verso i confini dell’impossibile scarso, proprio a fianco di quel bar dove vado sempre a fare la colazione:
Andava un vecchio parlando telepaticamente con le persone. Lo faceva perché voleva aiutarle fin nei loro problemi più intimi e profondi. Ma tutti coloro che sentivano la sua voce nella testa finivano con il pensare di stare male o di essere in contatto con un qualche dio intervenuto per avvertirli di un’imminente apocalisse. Sta di fatto che tutti, per un motivo o per l’altro, si suicidavano a causa sua. Fu così che per fare del bene il vecchietto telepatico finì con l’estinguere la razza umana.

Stretta la foglia, larga la via,
se hai voglia di aiutare gli altri, stammi lontano o chiamo la polizia!

Basta, credo di aver incasinato troppo le vostre povere menti. Se farete uso di alcol o droghe per bruciarvi il cervello e dimenticare tutto ciò che avete appena letto, capirò. Spero che anche la polizia faccia lo stesso. Nel caso mandatela da me e capiranno sicuramente!

Stretta la foglia, larga la via,
saluti e baci da mia zia (è lei che insisteva…)
Cmq e Sempre Byo

Signori e signore… un comizio

Sono momentaneamente senza casa. E’ che la devono sistemare e quindi mi hanno letteralmente buttato fuori!
Passerò un bel po’ di tempo in un albergo e temo sinceramente per la mia salute mentale. Qui non c’è assolutamente niente da fare. Internet lento, non si può stare nella stanza per più di un certo tempo che poi arrivano quelle delle pulizie a chiedermi se sono ancora vivo, via vai di gente che ti entra in stanza pensando sia la sua. Ecco, forse quest’ultima cosa ha un po’ movimentato le mie giornate. Fa sempre piacere vedere delle belle ragazze mezze nude con clienti al seguito…
E poi sono a pezzi. In questi giorni ho spostato così tanti mobili e roba varia da casa mia che ormai sono diventato un body builder. Almeno, quando sollevo qualcosa urlo sempre come quelli che fanno bodybuilding.
Vabbè, comunque almeno la parte della solitudine potrei averla risolta. Proprio oggi ho trovato un parchetto dove ci sono vecchietti a perdita d’occhio. Tutti lì intenti a parlare di calcio, politica, e di quegli altri vecchietti che non sono riusciti a venire ma gli vogliono tanto bene e quindi gli parlano alle spalle…
Quando proprio non ce la faccio più a stare in giro, me ne torno in albergo e ricomincio a sentirmi una bestia in gabbia. Qualche volta viene pure della gente a guardarmi dalla finestra e a darmi da mangiare le noccioline. Parlano anche di liberarmi in natura. Ambientalisti di merda!
Dimenticavo di dirvi che alla sfiga non c’è mai fine. Proprio in questi giorni mi è arrivata una multa risalente a questa estate, motivazione: “Limonata con vecchia in zona asilo“. Ma io mi chiedo, perché al giorno d’oggi non si può bere qualcosa con un’amica, per strada, davanti a dei bambini?! La vita è una tragedia da operetta!

Se anche a voi capita di vedere i maiali che volano di giovedì,
abbracci di conforto…
Cmq e Sempre Byo

Il giudizio è universale…

Stamattina stavo andando tranquillo dal mio tabaccaio per comprare il mio buon pacchetto di sigarette, quando sulla strada mi ti vedo un piccione bello grasso. All’inizio ho fatto finta di niente, ma nel cercare di evitarlo quello ha cominciato a fare casino, si è messo in mezzo al marciapiede e con fare da gradasso mi impediva di proseguire. Io non sono un tipo che si scalda facilmente, se posso non mi faccio tirare in mezzo a discussioni, ma in quel caso dovevo rispondere al fuoco con ancora più fuoco e così mi sono messo anch’io a sballonzolargli davanti tutto impettito. Ho arruffato i vestiti il più possibile e via nella danza di sfida tra noi due. Morale della favola non ho comprato le sigarette, ho attirato l’attenzione di molte femmine di piccione e adesso quando esco di casa mi sento sempre in dovere di sfidare ogni piccione maschio che incontro e defecare sulle macchine parcheggiate. La vita è strana, non giudicatemi.
La storia è bella ma non è finita qui. Infatti una vecchietta mia vicina, secondo la quale lo spettacolo che ho dato in strada era quantomeno imbarazzante, mi ha trascinato dal giudice di pace. Per farla breve sono stato punito ad andare in chiesa e parlare con un prete dei miei peccati. Le vecchiette moderne hanno un potere clerico-legislativo che non mi aspettavo… Così sono andato nella chiesa più vicina a casa mia e lì, una volta spiegate le mie colpe al prete, è cominciata la mia punizione. Due ore di insegnamenti su quanto è bravo e bello Dio e su come noi tutti dobbiamo comportarci bene nella vita di tutti i giorni, che Dio e i vecchi ci guardano e ci giudicano…
E il Signore Dio disse: “Si dia inizio al Giudizio Universale!” e così tutti cominciarono a correre da tutte le parti cercando un posto dove nascondersi, ma Dio li vedeva e li puniva dandogli scappellotti sulla nuca. Dio era un gran bambinone anche nei momenti più importanti.
Ormai sono redento, ma ancora mi chiedo come sarebbe finita questa storia se la vecchietta e il prete si fossero trovati nella mia stessa situazione con il piccione, adesso a defecare sulle automobili e a sentirsene in colpa ci sarebbero loro e non io!

Sei grande signor Dio!
Cmq e Sempre Byo

Ricordando un’altra estate…

L’anno scorso le mie vacanze sono durate esattamente una settimana. Sissignore, una e una soltanto! Per l’esattezza l’ultima di Luglio.
Dovendo tornare tristemente a casa ad Agosto, mi sono messo a pensare cosa potessi fare a parte lo studio obbligatorio, obbligatoriamente saltato a piè pari, e sono arrivato ad una conclusione geniale. Vista la scarsità di gente in città avrei potuto mettere in pratica un desiderio da tanto agognato, praticare il nudismo metropolitano senza un eccessivo pubblico esultante ed adorante delle mie grazie da dio greco.
Sta di fatto che un giorno di sole sono uscito nudo come un verme per le strade e al primo vigile che ho incontrato sono entrato in prigione per una notte di ponderazioni, secondo la polizia necessarie, su quello che avevo fatto.
Comunque ci tengo a precisare che il vero problema non è stato il mio nudismo clandestino, ma bensì una vecchietta smaliziata che avendomi visto con le grazie al vento mi è saltata addosso non volendomi più mollare, e così in prigione ci sono finito per schiamazzi, manco miei, in luogo pubblico!
E va a cagare il nudismo in città, mi sono detto, ma l’idea non l’avevo cambiata, volevo praticare del sano nudismo e così mi sono messo tutto svestito in casa con le finestre chiuse e le tende ben tirate per evitare nuove sorprese. Il casino è stato che non avendo a disposizione un condizionatore d’aria, od eventualmente un mare privato da appartamento per farmi un bagno rinfrescante, ho finito col cuocermi e perdere tre chili solo di sudore.
Morale della favola l’estate è finita ed io ero ancora pallido, vestito con tanto di sciarpa per sicurezza, con la fedina penale alquanto peggiorata ed una vecchietta che ancora adesso ogni volta che esco di casa mi insegue gridandomi il suo eterno amore. Dio come amo l’estate!

Però a Settembre mi sono rifatto con la storia dell’abbronzatura. Infatti insieme ad alcuni amici eravamo rimasti sotto il sole cocente per tutto un pomeriggio. Voi vi chiederete cosa ci sia di male, era comunque estate e alla fine sarai stato soddisfatto del risultato comunque ottenuto anche se in extremis. Il problema è stato che essendo noi in un parco in mezzo alla gente avevo finito con il non togliermi la maglietta, un po’ per vanità un po’ per l’esperienza da poco vissuta, e così quella sera mi sono ritrovato abbronzato come un muratore, braccia e viso completamente rossi e tutto il resto desolatamente bianco. Giusto perché in quel momento io ero io se no mi prendevo per il culo!

Stanotte sognatemi tutto nudo e ben poco abbronzato,
personalmente io credo che lo farò!
Cmq e Sempre Byo