Cos’è il Natale? Sul serio, non lo so…

Da piccolo ero un bambino.
So che scoprire cose simili in questo modo così brutale può sconvolgere, ma il fatto resta. Ero giovane, la faccetta tonda, e soprattutto niente barba! Qualche sigaretta di tanto in tanto, ma non avevo ancora comprato il mio primo leggendario pacchetto.
Da piccolo, dicevo, non sapevo cos’era il Natale. Sapevo solo che la gente in quel periodo dava di matto.
Parenti che facevano scherzi alle ignare fidanzate di cugini, zii che impacchettavano parti del corpo varie per fare scherzi alla suocera di turno, il solito simpaticone che metteva un petardo nel tacchino e lo faceva esplodere sulle facce di tutti noi seduti intorno alla tavola! Come dicevo gente matta…
Una volta pensai anch’io di essere spiritoso e inviai una piccola scatola vuota a casa di mia nonna paterna. Tutta bella impacchettata, con tanto di grosso fiocco rosso. Mi era
costato parecchie paghette realizzare questa pensata, ma ero sicuro di aver finalmente capito lo spirito del Natale. Divertirsi tra parenti che poi non incontrerai mai più durante il resto dell’anno!
Dopo pochi giorni, il 23 Dicembre, il pacchetto arrivò a destinazione. Mia nonna lo aprì. Ci rimase talmente male che da allora la mia famiglia non festeggia più il Natale…
Quindi la verità è che non ho mai capito cosa sia questa cavolo di festa!
Da allora, ogni volta che arriva questo periodo, snobbo tutto e tutti, famigliari compresi. Mi nascondo in casa mia e comincio a festeggiare come voglio. Augurandomi Gùmaligambi Pasquò a ogni piè sospinto, apro scatole vuote ben impacchettate, faccio esplodere tacchini con tanto di sughetto, e arrivata la mezzanotte vado in strada, affitto un po’ di gente incontrata per caso, e faccio battute su nuove fidanzate o parenti immaginari vicini e lontani. Davvero un bel Natale il mio Gùmaligambi Pasquò!
Magari quest’anno prenoto dei barboni con anticipo, l’anno passato mi mancavano due zii ed un nonno…

Auguri di un felice Gùmaligambi Pasquò a tutti i bizzarri di buona volontà!
Cmq e Sempre Byo

Vita da vacanza…

Ultimamente ho preso tutta una serie di nuovi ed eccitanti vizi.
Il più soddisfacente di tutti è svegliarmi tardi, spogliarmi completamente e andare alla finestra, nudo, in trepidante attesa che la vecchia nel palazzo di fronte mi guardi in tutto il mio splendore!
Fino ad oggi la polizia non è ancora venuta a prendermi, secondo me questa cosa se la gode pure lei…
Comunque mi pare chiaro che l’argomento sia il dormire, quindi vi voglio rendere partecipi di un altro aspetto della mia vita. Odio chi si sveglia senza fatica!
Quello e il mio compagno di stanza, che non contento di svegliarsi col sorriso sulle labbra, lo fa in piena notte.
Già, quello si sveglia di notte! Forse è per questo che l’abbiamo soprannominato il Gufo.
Quello e il fatto che è un gufo per davvero…
In realtà devo ammettere che non siamo in tanti a chiamarlo così, anzi, sono io soltanto.
Sincerità per sincerità non ho tutti questi amici. Sono spesso solo… e adesso che l’ho ammesso mi è saltata addosso una tristezza della madonna.
Domani m’impickwick!

Uno strampalato Gùmaligambi Pasquò a tutti i pirla di buona volontà!!

Dedicato a tutti quelli che possono capire…
Cmq e Sempre Byo

Le feste in famiglia possono uccidere…

Esattamente un anno fa ho letto un brano di un giornale, lo riporto solo adesso per motivi di pigrizia da record:
Scompiglio natalizio a Barigutta di Sopra.
Una modesta e allegra famiglia come tante, con sedici nonni, quattordici zii provenienti da ogni parte del Paese, un nipote acquisito ma non si sa da chi, una madre cuoca, un padre nevrotico ed una cinquantina abbondante di regali ben impacchettati, si stava accingendo a mangiare il tipico panettone natalizio quando un parente non meglio identificato saltò su dicendo: “Ma quando apriamo i regali?”. In un attimo avvenne il patatrac, vecchi che correvano in preda alla disperazione, bambini saltati fuori dal nulla che cercavano di rubare i regali lasciati incustoditi, un paio di genitori collassati al suolo. Fu allora che lo stesso parente di prima, nuovamente non identificato, saltò su dicendo: “E se partissimo tutti per un viaggio intorno al mondo? Il primo che arriva sarà il primo a poter aprire i regali!” Dopo un ok generale avvertito dai sismografi di tutta Barigutta di Sotto, nota soprattutto per il suo centro antisismico riconosciuto a livello internazionale, il parentado partì nella sua impresa.
Immaginatevi cosa accadde, avventure riguardo strani popoli dai colori più disparati, dalle lingue più incomprensibili e dal tipico vizio internazionale di incastrare la gente che fa da protagonista nei tipici racconti di Natale, in storie melense con finali buonisti e ricchi di sentimentalismi.
Finalmente ritornati a casa i vari parenti scoprirono amaramente di essere tornati indietro nel tempo di un giorno a causa di una qualche strana regola sul viaggiare intorno al mondo. La Polizia è intervenuta mentre i membri della famiglia si pestavano a sangue nel tentativo di trovare il causatore di tutto quel casino.

Se riporto questo articolo è perché sia d’esempio per tutti, mai aprire i regali a Natale!

Buon Gùmaligambi Pasquò a tutti i familiari di buona volontà!
Cmq e Sempre Byo

Significando il Natale…

Definirmi come ‘normale‘ temo sia impossibile, purtroppo se non metto un po’ di assurdità in tutto quello che faccio non riesco a stare bene. Questo piccolo preambolo per dirvi che pure il Natale che tanto adoro non è rimasto illeso dal mio tocco assurdo, e così invece di dirvi “Buon Natale” vi dirò “Gùmaligambi Pasquò” ovvero “Buona Pasqua anche a Natale“!

Per festeggiare vi racconterò la vera storia di come nacque la festa di Natale:
In un tempo lontano il Natale ancora non esisteva, e così tutte le creature del Polo Nord non sapevano cosa fare.
Gli Elfi si davano all’alcolismo sfrenato. Le renne volanti passavano le loro giornate a lasciare ‘ricordini’ sulle auto degli Elfi posteggiate davanti ai bar locali. Tutti i pirla che oggi vanno in giro vestiti da Babbo Natale se ne stavano in casa loro al caldo vicino alle loro famiglie, senza rompere le scatole agli ignari passanti.
Un bel giorno però, un bambino fece una scelta incredibile. Decise che sarebbe cresciuto nel corpo, ma che il suo cuore sarebbe rimasto eternamente quello di un bambino, pieno di stupore e meraviglia sinceri verso il mondo. Però uno che si comporta sempre come un bambino finisce con il mangiare troppi dolci e non farsi la ragazza, così divenne ben presto un ciccione obeso con una barba enorme e folta.
Casa sua cominciò a stargli stretta, voleva vedere il mondo, perciò partì e viaggiò così tanto che alla fine incappò nel Polo Nord. Qui voi penserete che avrà trovato le simpatiche creature fatate che cazzeggiavano e con loro fondò l’idea del Natale, ma la verità è molto più crudele. Il grande piccolo bambino, appena arrivato in quelle fredde terre, incontrò una bella ragazza, si innamorò e quell’arpia lo costrinse a fondare un’impresa globale di regali con tanto di festa annessa!
Ad ogni buon conto da un male per uno ne venne un bene per tutti. Da allora gli Elfi si misero a lavorare in fredde e omicide fabbriche di giocattoli. Le renne volanti smisero di essere libere, ed imbrigliate ad una slitta si misero a servire il buon vecchio Babbo. Ed infine tutti quelli che vivevano al Polo Nord furono deportati in ogni parte del mondo, travestiti da Babbi Natali farlocchi, intenti in continue ed esasperanti richieste di denaro agli indifesi passanti.
Quindi ringraziamo la cara Mamma Natale, che adesso se ne sta su al Polo Nord tra soldi e possedimenti vari nel suo regno di servitù matrimoniale, donando a tutti noi un felice, caldo e materialistico Natale.

Auguro a tutti un felice Gùmaligambi Pasquò!
Cmq e Sempre Byo