Ricordo di un’estasi di piena estate

Sono sul balcone di casa mia. Una sigaretta accesa in bocca e i ricordi che riaffiorano…
Era estate, poco dopo mezzogiorno. Un caldo soffocante toglieva il respiro.
In un parco completamente vuoto c’era una panchina esposta al sole. Un richiamo irresistibile.
Come una lucertola mi rosolavo ai raggi solari, quando la mano scivola nella tasca della camicia ed estrae una sigaretta.
Con gli occhi chiusi la avvicino alle labbra, inumidendole appena. Estraggo l’accendino e faccio il primo tiro.
I polmoni si riempiono di fumo caldo. La gola è riarsa. L’ossigeno ormai manca del tutto, dando alla testa una piacevole sensazione di perdita.
Espiro e tutto intorno a me la fragranza del tabacco mi abbraccia. In bocca c’è un sapore mielato, sulle labbra l’aspro della nicotina.
Di nuovo immergo la sigaretta tra le mie labbra. Di nuovo provo una dolce e calda ebbrezza.
Quante volte ci siamo baciati quel giorno? Quante volte ho provato il piacere che sei stata capace di donarmi?
Il tempo sembrava immobile ma era solo illusione. Ormai di te non restava che cenere, di noi un ricordo.

A chiunque di voi limoni le sigarette come faccio io,
un degno e ben meritato:
Cmq e Sempre Byo

Favole e dicerie…

C’era una volta un tizio che viveva una vita ben strana, fatta di luoghi bizzarri e gente assurda. Se ancora non l’avete capito quel tizio sono io e la gente strana forte siete voi!
Fatto questo preambolo vado a esporvi il mio problema. Ogni tanto mi capita di andare in un piccolo parco un po’ nascosto al resto del mondo. Il fatto è che girano delle dicerie sul suo conto alle quali non so se credere e per questo vorrei sapere il vostro parere. Dicono che sia un luogo misterioso a cui si può arrivare solo dopo aver attraversato un labirinto incantato, che al suo interno vivano creature mitologiche, e infine che sia la sede si sabba pagani e demoniaci.
Sarò sincero, sì, mentre ero là mi è capitato di incontrare gnomi o piccoli elfi dei boschi che gironzolavano tra alberi e cespugli o ballavano con qualche piccione, ma francamente qual è il bosco in cui non vivono? D’accordo, alle volte passandoci alla sera tardi mi è anche capitato di vedere dei satiri infrattarsi dietro le frasche con ninfe e affini, ma vi sembra qualcosa che non avete mai visto? Una notte mi ricordo di aver assistito ad un sabba di streghe tutte nude che ballavano come matte intorno ad un falò, ne è emerso Lucifero, devo dire una bella persona distinta, ma bisogna anche dire che quella volta ero parecchio brillo dopo una lunga serata con gli amici in birreria! Insomma, tra tanti che parlano male di quel posto non ho mai sentito nessuno evidenziare i suoi lati positivi. Ad esempio c’è un bel parco giochi in cui sono ammessi tutti i bambini, compreso uno strano infante alato col pannolone che va in giro sparando frecce a raffica. E nessuno, dico nessuno, parla mai del sagace gruppetto di vecchietti che ogni giorno si ritrova a parlare delle partite di calcio e magari si diletta nell’arte del palpeggio insieme alle streghe di qualche riga indietro.
Io, se c’è una cosa che proprio non sopporto, sono quelli che dicono cose a vanvera. Che parlano di posti che non sono mai riusciti a vedere, sia a causa di una loro pigrizia cronica o del Minotauro che vive nel labirinto che fa da ingresso ad un parco! Che oltretutto potrebbe anche far pagare di meno l’ingresso perché, a voler essere sinceri, un sacrificio umano all’anno in suo onore non sarà tantissimo, ma non è neanche così facile da organizzare.
Adesso vi devo lasciare, sono in ritardo per l’arrivo dei satiri e conseguente voyeurismo mitologico. Prima però vi riporto una piccola storia che ho preso dal mio diario, spero vi piaccia anche perché è tutta roba vera e quindi non è che posso stare lì a riscriverla seguendo le vostre indicazioni e magari vincere il premio Strega alla narrativa d’intrattenimento nella sezione ‘Racconti inventati ed esperienze palesemente finte‘:
L’altro giorno stavo camminando in un bosco quando d’un tratto mi ritrovo davanti Cappuccetto Rosso. La saluto, lei ricambia ed entrambi continuiamo per la nostra strada. Dopo poco mi viene in mente che se sta andando dalla nonnina finirà per trovare il lupo cattivo ad attenderla. Allora torno indietro correndo e prendo la scorciatoia, così da sorprendere il lupo prima dell’arrivo di Cappuccetto.
Arrivato che sono alla casa della nonnina entro e cerco di far smascherare il lupo: “Ehi vecchia, ma lo sai che sei proprio pelosa per la tua età!” e lui: “Ma scusi chi è lei?“, di nuovo io: “Dai lupo, non rompere le balle e finisci ‘sta messa in scena!“, e lui di nuovo: “Ma guardi che non capisco cosa vuole da me” Allora, irritato come una iena da quella pantomima, gli salto addosso e comincio a prenderlo a mazzate. In quella arriva Cappuccetto che non capendo la situazione cerca di fermarmi, non riuscendoci corre al telefono e chiama il cacciatore.
Un’ora dopo la polizia locale è riuscita a fermarmi sedandomi con tanta di quella roba da bloccare il cuore ad un elefante in corsa. Il lupo che si fingeva vecchina era finito all’ospedale con buona parte delle ossa ridotte in polvere, e quella pirla di Cappuccetto Rosso se ne stava a raccontare tutta la faccenda ad un poliziotto continuando ad indicarmi come fossi un pazzo a piede libero.
Certo che appena uscito dal manicomio ne ho incontrata di gente strana!

Il ‘C’era una volta‘ è roba vecchia!
Cmq e Sempre Byo

Albero, Pietra e Sole…

C’è un prato con al centro una piccola collina ricoperta d’erba dove cresce un piccolo alberello. Non ha ancora una sua forma e nessuno sa che pianta diventerà. Forse neppure lui sa cos’è esattamente.
Io sono seduto su una panchina e lo guardo. Il freddo arriva e mi incatena al mondo. Con il tempo di me resterà solo una pietra che guarderà l’albero crescere.
Il Sole sorge, dall’alto ci osserva e poi passa. Passa così tante volte che alla fine perde di ogni significato…

Stavo fumandomi una sigaretta in un parco quando ho pensato questa boiata.
Sperando che quel che è stato è stato,
Cmq e Sempre Byo

Signori e signore… un comizio

Sono momentaneamente senza casa. E’ che la devono sistemare e quindi mi hanno letteralmente buttato fuori!
Passerò un bel po’ di tempo in un albergo e temo sinceramente per la mia salute mentale. Qui non c’è assolutamente niente da fare. Internet lento, non si può stare nella stanza per più di un certo tempo che poi arrivano quelle delle pulizie a chiedermi se sono ancora vivo, via vai di gente che ti entra in stanza pensando sia la sua. Ecco, forse quest’ultima cosa ha un po’ movimentato le mie giornate. Fa sempre piacere vedere delle belle ragazze mezze nude con clienti al seguito…
E poi sono a pezzi. In questi giorni ho spostato così tanti mobili e roba varia da casa mia che ormai sono diventato un body builder. Almeno, quando sollevo qualcosa urlo sempre come quelli che fanno bodybuilding.
Vabbè, comunque almeno la parte della solitudine potrei averla risolta. Proprio oggi ho trovato un parchetto dove ci sono vecchietti a perdita d’occhio. Tutti lì intenti a parlare di calcio, politica, e di quegli altri vecchietti che non sono riusciti a venire ma gli vogliono tanto bene e quindi gli parlano alle spalle…
Quando proprio non ce la faccio più a stare in giro, me ne torno in albergo e ricomincio a sentirmi una bestia in gabbia. Qualche volta viene pure della gente a guardarmi dalla finestra e a darmi da mangiare le noccioline. Parlano anche di liberarmi in natura. Ambientalisti di merda!
Dimenticavo di dirvi che alla sfiga non c’è mai fine. Proprio in questi giorni mi è arrivata una multa risalente a questa estate, motivazione: “Limonata con vecchia in zona asilo“. Ma io mi chiedo, perché al giorno d’oggi non si può bere qualcosa con un’amica, per strada, davanti a dei bambini?! La vita è una tragedia da operetta!

Se anche a voi capita di vedere i maiali che volano di giovedì,
abbracci di conforto…
Cmq e Sempre Byo

Stavo pensando che…

Per carattere sono un fancazzista, questo comporta che io abbia molto tempo libero e così finisco con lo scrivere sciocchezze per riderne con gli amici. Purtroppo per voi il troppo tempo libero produce anche un numero mostruoso di seghe mentali e da esse nascono poesie seriose e orripilanti. Quindi, fino ad ora avete letto le sciocchezze, adesso vi beccate le profondità del mio animo ferito:

Stasera sono uscito per vedermi con un amico, e dato che ero in anticipo, sono andato in un piccolo parco a me molto caro immerso in un reticolo labirintico di complessi abitativi. Seduto su una panchina ho cominciato a pensare…
Ho dato uno sguardo al cielo e ho visto gli uccelli che ormai giunta la sera si posano sui rami degli alberi. Un aereo ha lasciato una scia bianca al suo passaggio, in essa si riflettevano i colori del tramonto. Arancio, viola, rosso.
Intorno a me poche persone. Qualcuno fuma, due anziani parlano. Sento un profumo nell’aria, l’erba respira tutto intorno a me.
Chiudo gli occhi. Mentalmente faccio il vuoto intorno a me. Sento la brezza che mi sfiora la pelle, la mente libera di vagare:

Silenzio
Mare di tranquillità, oceano di saggezza
Perfezione
Alte cime
Aquila nel vento
Cielo
Il vagare lento delle nuvole
La divinità dell’uomo

La serata è trascorsa, ormai è arrivata la notte e il tempo di ritornare a casa. Intorno a me il silenzio tanto cercato.
La testa mi gira. Troppo alcool, troppe sigarette, ma soprattutto troppi pensieri che vorticano senza sosta.
Mi accendo l’ennesima sigaretta e mi sdraio su una panchina. La mente è più leggera, libera di fluttuare in un limbo fatto di ombre appena accennate. E là, in mezzo a loro, un pensiero più degli altri:

Chiudo gli occhi.
Il buio arriva.
Ancora una volta mi circondano i fantasmi del passato e gli incubi del presente.
La notte è intorno a me e in lei mi perdo.
Riapro gli occhi e ricordo la paura e la perdita nel piacere.

Parole troppo sciocche lo so, ma sono fatto così.
Però non mi basta, accendo un’altra sigaretta. Questa notte ho voglia di pensare, e guardando il fumo della sigaretta che volteggia nella luce soffusa di un lampione, un nuovo pensiero si leva nella mia testa:

La notte
libertà di sogni, idee, scrittura
La notte
quando il proprio io più recondito emerge
quando si può volare, volteggiare nel buio tra venti e profumi di luoghi lontani
desideri di genti, fusioni armoniose, libertà di un io collettivo
La notte
musica, arte, poesia
suoni sconosciuti, grida strozzate, gemiti di piacere
turbinio di sensi, estasi dell’anima
La notte
sogni e incubi, incubi e sogni
ricordi del passato, immagini del futuro
paura e felicità, riso e agonia
specchio dentro lo specchio
La notte
sensazione di completezza, di pace, di solitudine e accoglienza
momento di azione e riposo
La notte
infinita, mortale, magica
sogno degli dei, desiderio degli uomini
La notte
un uomo solo
la sigaretta come compagna
il fumo in giravolte s’allontana
e la mente viaggia

Questa notte sognatemi nudo,
magari sdraiato su una panchina mentre fumo.
Cmq e Sempre Byo