Fuga di personalità!

Come ormai tutti sanno io ho molteplici personalità, ognuna di loro con un proprio passato, presente e, se non mi girano le scatole, pure un futuro. Qualcuna ultimamente sta mettendo su famiglia, altre sono misteriosamente scomparse o disgraziatamente sfuggite al mio controllo. Quello che segue è un breve resoconto degli ultimi accadimenti avvenuti nel mio cervello. Se volete godervelo al meglio immaginate di essere in un cinema nei meravigliosi anni venti, mentre vi guardate un cinegiornale alquanto particolare:

Personalità per la città
Trovate svariate personalità in stato di smarrimento. Si presume che appartengano tutte alla stessa persona. Il loro responsabile ai rapporti con il mondo esterno, anche chiamato realtà, è intervenuto in svariate trasmissioni televisive rassicurando tutti: Non è in atto un’invasione di personalità assurde, semplicemente sono troppe e il loro corpo di riferimento fa fatica a gestirle tutte. Entro breve, comunque, dovrebbe esserci un miglioramento delle loro condizioni, infatti proprio in questi giorni si stanno tenendo delle riunioni sindacali per ottenere migliori diritti. Ad ogni modo, nella confusione generale che si è creata, non è detto che alcune di loro non siano scappate chissà dove. Seguiranno aggiornamenti ma non su questo blog. Probabilmente se chiederete a qualche psichiatra specializzato potreste avere delle notizie interessanti, ma non è detto che siano relative a questo caso.

Foto fittizie invadono internet
Chi oggi ha provato a cercare delle immagini su un qualsiasi sistema di ricerca, si è trovato davanti degli assurdi fotomontaggi fatti da una persona inesperta. Si sta cercando tuttora chi sia quella faccia da pirla aggiunta alle immagini. Seguiranno notizie, speriamo senza aggiunta di foto modificate, comunque non su questo blog.

Il Ratto delle Sabrine
Mostruoso atto di vandalismo a Milano. Oggi, in varie parti della città di Milano, sono state rapite diverse ragazze di nome Sabrina. Dopo diverse ore sono state tutte ritrovate in un ristorante in zona Navigli, precisamente da “Bonfiglio e Bona pure la figlia, ristorante tipico cino-meneghino“.
L’atto vandalico è stato perpetrato da tale Giacomo Semprotti, figlio dell’illustre Luca Semprotti esimio professore universitario scomparso di recente. Ancora adesso non si hanno notizie sulle motivazioni esatte del suo gesto, si sa solo che il ragazzo è rimasto sconvolto dall’improvvisa e del tutto inspiegabile morte del padre. Da alcune notizie trapelate si sa che è stato sentito come persona informata sui fatti tale Giantordo Macchiavellazzi, un mediocre scrittore squattrinato del milanese. Seguiranno aggiornamenti sul fatto ma non su questo blog. Per i più curiosi basterà informarsi al ristorante “Bonfiglio e Bona pure la figlia, ristorante tipico cino-meneghino“, il proprietario non saprà dirvi assolutamente niente a riguardo delle indagini, ma almeno vi offrirà da mangiare, naturalmente non a gratis!

Radiodrammi
Brano tratto da un recente intervento radiofonico: “Le meringhe spaziali ci invadono! A tutti gli ascoltatori, questa mattina in una zona tenuta segreta dal nostro governo, è stata avvistata quella che secondo gli esperti è l’avanguardia di una pericolosa invasione extra-terrestre. Decine di meringhe spaziali, ricoperte da quello che sembra essere sciroppo alla ciliegia, hanno cominciato ad atterrare sul nostro pianeta. Ne sono scesi degli omini gelatinosi, che con le armi in pugno, hanno cominciato a rendere schiavi gli autoctoni locali. Le loro armi sono fatte di liquirizia e sparano proiettili di caramello. I medici temono che nel giro di poco tempo potremo essere tutti uccisi a suon di zuccheri nel sangue. Il Presidente ha annunciato la sua intenzione di arrendersi immediatamente. Seguiranno informazioni più approfondite nel momento stesso in cui la Terra sarà conquistata dai nostri nuovi e meravigliosi padroni intergalattici.

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Ha aperto in città un nuovo negozio di lavaggio pavimenti. Il nostro motto è: “Venite da noi e vi inumidiremo la vostra bella moquette!“, sono benvenuti perversi e maniaci vari.

Giantordo al Bivio
Quello che segue è un breve racconto-gioco, in pratica sarete voi a stabilire cosa il povero Giantordo farà oggi prendendo le decisioni al posto suo, basterà semplicemente scegliere di volta in volta quale bivio numerico seguire. Francamente come gioco è alquanto una fetecchia, ma se nella vostra vita sentite la mancanza di una sana dose di assurdità giornaliera, ecco trovato un buon modo di riempire cinque minuti di noia con della salutare pazzia:

Questa mattina Giantordo si è svegliato e… si è alzato contro voglia (1); si è alzato con la voglia di fare qualcosa (2); non si è alzato (10)

(1) …si è sdraiato sul divano, non facendo una mazza per tutto il giorno. -Fine-

(2) …ha deciso che non avrebbe sprecato la giornata. Sicuramente avrebbe fatto qualcosa. Già, ma cosa? … una sana sessione solitaria su internet (3); una salutare passeggiata (4)

(3) …Ma certo, si sarebbe frullato il barbagallo! Dopotutto era da tempo che non approfondiva la sua conoscenza di siti internet nell’ambito dell’osé. Era ora di rimediare a questa mancanza. Così cominciò di buona lena finché… accade un imprevisto ambiguo (5); accade un imprevisto voyeuristico (6)

(4) …Sarebbe uscito di casa. Sì, era la cosa migliore da fare se voleva vivere una bella avventura. Sarebbe andato al parco e chissà chi avrebbe conosciuto… ricordi di gioventù (7); pantaloncini corti (8)

(5) …finì su un sito di una certa ambiguità e senza accorgersene si appassionò a ciò che vedeva. Nei giorni seguenti continuò ad informarsi sui pregi e difetti di un cambio radicale di vita e nel giro di pochi mesi si decise. Ora Giantordo, dopo un veloce passaggio per Casablanca, fa felicemente parte dell’harem di un sultano sotto il nome di Giantorda. -Fine-

(6) …la sua curiosa vicina, una vecchietta guardona sempre arrapata, non lo vide dalla finestra, cominciando a gridare al mondo il suo amore eterno per lui… finale con confetti (9)

(7) …Arrivato al parco fu sopraffatto dai ricordi di gioventù e si ritrovò senza accorgersene su un’altalena a dondolarsi come un ragazzino, o come un pirla troppo cresciuto se vogliamo. Una vecchietta lo vide, e attratta dalla sua fanciullezza fin troppo espressa, cominciò a provarci pesantemente… finale con confetti (9)

(8) …Sarà che quella mattina si era messo i pantaloncini corti, ma alla vista delle sue belle gambette tutte le ragazze del parco si innamorarono di lui perdutamente. Così fu costretto a cambiare religione, diventò mussulmano e le sposò tutte quante. Comunque, essendo il nostro povero protagonista senza lavoro, la bella vita durò poco e fu costretto ad aprire un’agenzia di escort a conduzione familiare. Pur sembrando un’esistenza agiata, tra soldi e donnine facili, da bravo cornuto si pentì sempre delle scelte fatte in passato. Soprattutto di aver deciso di indossare quei maledettissimi pantaloncini corti che lo facevano sembrare tanto figo! -Fine-

(9) …Giantordo si fece irretire dalle lusinghe e decise di realizzare un desiderio della propria giovinezza, andare con una donna più grande. Certo, fatto da giovincelli ti puoi trovare davanti una bella donna, ma più vai avanti con gli anni più ti devi accontentare di quello che trovi. Comunque si lasciò andare alla passione, i due novelli piccioncini si sposarono pochi giorni dopo e vissero felici e contenti finché durò la pensione di lei. Poi si lasciarono e Giantordo tornò ai suoi frullamenti di barbagallo in solitaria. -Fine-

(10) …si è girato ed è tornato a dormire. E nel caso non vi sia piaciuta questa storia a bivi fingete di aver fatto un brutto sogno, giratevi nel vostro letto e anche voi, come Giantordo, tornatevene a sognare ciò che volete. -Fine-

Quando si è pazzi…
Cmq e Sempre Byo

Me ne stavo…

Me ne stavo tranquillamente impazzendo quando un signore mi ha chiesto che ore fossero. Certo, si vedeva che aveva una certa urgenza, ma era doveroso da parte mia spiegargli che il tempo è una cosa relativa. Per questo portiamo gli orologi, per essere relativamente sicuri che le ore non se ne scappino via. Non so perché ma il mio interlocutore si è incavolato alquanto e ha cominciato a picchiarmi. Per fortuna è intervenuta la polizia a fermarmi perché sennò per quell’uomo poteva finire male. Potevo anche farmi ammazzare da tante gliene stavo dando!
Quando mi hanno liberato dalla prigione mi sono venuti a prendere i miei genitori e un gruppo di amici con festoni di avvenuta liberazione. In realtà però non erano i miei veri familiari e amici, erano degli alieni provenuti da un famoso pianeta, che quindi non starò qui a citare, giunti sulla Terra per impossessarsi del cervello più esteticamente gradevole allo sguardo che si potesse trovare. Per qualche minuto ho pensato si trattasse del mio, invece era quello di un altro tizio che venne fuori essere una delle mie personalità sfuggite al controllo. Luca Semprotti, quel figlio di una buona donna, che poi sarebbe anche mia madre e quindi devo dire che è davvero una brava donna, anche se alle volte mi fa incavolare così tanto che vorrei avere delle altre personalità per poter sfuggire da questa fastidiosa realtà! Comunque dicevo, Luca Semprotti era sfuggito alla mia volontà e si era fatto una vita propria. Era diventato un docente universitario di ‘Parossismo dell’inusuale e varianti sul tema del sesso tra animali vestiti da clown‘, un luminare dei nostri tempi. Al che, saputo ciò che c’era da sapere ma con in bocca il gusto del segreto irrisolto di dove cacchio sto andando a parare, cominciai a inseguirlo attraverso il mio cervello, che poi sarebbe stato anche quello che gli alieni inseguivano, rendendoci così i protagonisti di una bizzarra e inquietante danza di gente strana sulle pareti interne di un diamine di cervello di affermato bell’aspetto. La storia finì com’era cominciata. Ho ucciso Luca Semprotti in un bagno si sangue e ricordi mai esistiti. Ripensandoci non è la scena con cui è cominciata la storia… Adesso sto bene, ho fatto amicizia con gli alieni, ho anche avuto una storia con quella che spero essere un’esponente femminile della loro specie. Nel caso vi saprò dire su eventuali inseminazioni aliene nel mio corpo o su miei presunti figli di un altro mondo venuti per conquistarci con il sorriso sulle labbra, un’arma nucleare in mano e un chilo di parole da riversare a cacchio nelle nostre orecchie.
Quindi attenti a voi abitanti della Terra, i miei figli un giorno distruggeranno il vostro, ma anche nostro, pianeta con parole sparate a cavolo!

Giantordo Pazzo

E’ nata come testo ma poi è diventata la mia vita vera…
Cmq e Sempre Byo